Sabato 13 maggio presso il Palazzetto di Bene Vagienna l’assemblea dei soci dell’Istituto benese ha approvato il bilancio migliore di sempre

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Dopo tre anni di forzato stop all’assemblea in presenza oltre 1000 soci hanno partecipato all’incontro che, con il momento conviviale della cena, si è protratto sino a tarda serata

L’incontro ha visto la piena riconferma del consiglio di amministrazione, saldamente guidato dall’avvocato Elia Dogliani.

Bene Banca saluta il 2022 come il suo miglior anno della sua storia. Bissando il record del 2021 l’Istituto benese fa registrare l’utile eccezionale di 11, 7 mln di euro (+177%). Molto positivi tutti gli indicatori: gli impieghi crescono dell’8%, la raccolta complessiva del 5,32% (+ 60 milioni) mentre il cet1 (indice di solidità) supera il 21%.

“Il 2022 ha rappresentato l’anno della maturità  – ha commentato il Direttore Generale Simone Barra – : dopo un lavoro quinquennale di efficientamento e rilancio la Banca ha espresso tutte le sue potenzialità andando a costituire un solido punto di riferimento per famiglie ed imprese nelle provincie di Cuneo e Torino. Di rilievo la crescita degli impieghi: in un panorama appesantito dalla guerra in Ucraina e dal rallentamento dell’economia Bene Banca ha erogato 130 milioni di euro alla propria clientela. Un lavoro attento e frazionato su oltre 1000 nuovi clienti. La forza di Bene Banca – ha proseguito il Direttore – è insita nella qualità dei suoi asset: i crediti deteriorati sono ormai un ricordo ed oggi la nostra Banca vanta l’npl ratio (indice di rischio sui crediti) al 2,41%, il più basso tra tutti gli Istituti appartenenti al Gruppo Cassa Centrale Banca e sicuramente tra i più virtuosi di tutto il sistema bancario italiano. Un altro fiore all’occhiello di Bene Banca è certamente il cet1: superare il 21% (di molto superiore alla media degli Istituti Italiani)  significa esprimere solidità e sicurezza per i nostri soci e clienti in un contesto finanziario ed internazionale che continua a permanere fragile.

Siamo, infine, convinti  – ha concluso il Direttore – che il nostro futuro debba passare attraverso due elementi fondamentali: il primo sono i giovani. Abbiamo inserito in organico oltre 40 giovani laureati negli ultimi 4 anni, garanzia per la nostra crescita. Il secondo è lo sviluppo territoriale. Dopo aver inaugurato nel dicembre 2021 la nostra seconda filiale a Torino (via Nizza 50) abbiamo aperto la nostra terza il 2 di maggio in Corso Racconigi. In estate, infine, apriremo la nostra 22° filiale a Borgaretto di Beinasco. Investire nel capitale “umano” e nella ramificazione territoriale andando a colmare i vuoti lasciati dai grandi Istituti mantenendo sempre ferma la nostra bussola sul bene dei clienti e dei territori: questa, siamo convinti, sia la strada giusta da percorrere”.

Intervento del presidente avv. Elia Dogliani.

Il percorso virtuoso di Bene Banca è fondato sui valori tradizionali dei propri 125 anni di storia, che risultano quanto mai attuali: serietà e rigore, senso di appartenenza, attenzione ai Clienti e Soci, servizio alle Comunità di riferimento.

Lo abbiamo dimostrato abbinando alla crescita commerciale, ben descritta dal Direttore Generale, l’attenzione nelle coperture del credito deteriorato, che costituisce una garanzia di sicurezza per i nostri Clienti e Soci. 

In particolare, le sofferenze sono accantonate al 93,4% e le inadempienze probabili all’85,6%. 

Tutti indicatori tali da rassicurare sull’ottimo stato di salute di Bene Banca.

La nostra tradizionale attenzione al Territorio ed alle Comunità è stata tangibile, con oltre 200 erogazioni – sponsorizzazioni ad Enti, Associazioni e Fondazioni, senza fine di lucro, ubicate sul nostro territorio.

Un modo per fare sentire il legame indissolubile tra Bene Banca e la nostra terra. 

Il numero, però, che mi rende più orgoglioso è quello relativo alla base sociale: il modello di credito cooperativo e di Banca del territorio si mostra vincente ed attrattivo come testimonia il raggiungimento, avvenuto nel febbraio di quest’anno, della storica soglia dei 10.000 Soci.

Credo si possa dire che è possibile fare Bene la Banca del Territorio, coniugando la tradizione ed un giusto sguardo al futuro.

Ringrazio il Consiglio di Amministrazione, la Direzione Generale, il Collegio Sindacale e tutti i Dipendenti di Bene Banca per avere creduto e credere sempre nella forza del nostro modello”.

Simone BARRA