Aiuto, lo Stato Franco-Tedesco!

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Questo l’allarme lanciato da Meloni oggi sul Corriere. Da questa intervista e da una serie di commenti qui e altrove mi par di capire che il problema della proposta franco-tedesca non sia tanto il merito dell’accordo, quanto proprio il fatto che arrivi da Francia e Germania…Leggo commenti del tipo: ”come osano?” “è un affronto alla Commissione!” “perché ci hanno escluso”? etc.

Dunque, per chiarire: è prassi comune, molto comune, che prima di decisioni critiche da parte della Commissione o del Consiglio europeo i governi degli Stati membri, da soli o assieme ad altri, avanzino delle loro proposte. E’ un modo per dare un contributo di idee al dibattito ma soprattutto per far capire, nel caso di proposta congiunta di più Paesi, che c’è una posizione condivisa tra più Stati membri e cercare così di influenzare e stimolare il dibattito.

E’ successo molte volte in questi due mesi, senza che la Germania fosse coinvolta. Ad inizio crisi l’Italia promosse una lettera firmata da otto Paesi tra cui Francia, Spagna, Belgio, Lussemburgo in cui si chiedevano gli Eurobond (contro il volere, all’epoca, della Germania e di altri Paesi EU).
Successivamente c’è stata una lettera franco-italiana resa pubblica alla vigilia di un importante Consiglio che proponeva e spingeva per il Recovery Fund. In quelle occasioni, nessuno ha gridato al complotto italo-francese. Sono dinamiche normali, proposte che vengono avanzate per cercare di spingere il dibattito in certe direzioni.

Considerato il ruolo fondamentale che la Germania ha anche nei rapporti con molti Paesi del nord-Europa io credo sia un dato positivo che oggi ci sia sul tavolo una proposta di stampo molto europeista e solidale che vede coinvolta la Germania e che indebolisce il fronte dei Paesi contrari alla solidarietà EU.

So che da fuori non sempre è facile interpretare certe dinamiche, ma normalmente chi commenta i complessi passaggi dei negoziati Europei come se fossero scontri tra curve avverse durante il campionato o come se fosse la finale di “noi contro il resto del mondo” o non conosce bene ciò di cui parla oppure lo conosce ma preferisce aizzare le tifoserie.