Al Festival della Scienza c’è anche il robot-avatar che si comporta come un uomo

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GENOVA – Un robot avatar comandato a distanza, che si comporta come un alter ego dell’uomo per esplorare territori pericolosi e agire in situazioni d’emergenza. E’ uno degli esempi di robot realizzati dall’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) e presentato al Festival della Scienza di Genova. Si tratta di una nuova generazione di robot, capaci di interagire sia con l’uomo che con il mondo. Il piccolo robot ha mani innovative, flessibili, che si adattano agli oggetti.

“Le nuove tecnologie fanno parte della vita di oggi e di domani – spiega Manuel Catalano, ricercatore dell’Iit – e i robot sono una di queste. L’operatore, grazie a una stazione pilota, attraverso sistemi di realtà virtuale, è come se fosse dentro il robot, quindi è possibile, in situazioni di emergenza, portare il robot guidato dall’intelligenza umana”. Altra applicazione importante è quella in campo delle protesi. L’Iit ha sviluppato un sistema di ausilio per la mano, una protesi con le stesse caratteristiche dell’arto umano, morbidezza e mobilità. La mano artificiale può interagire e interfacciarsi con l’altra, può muovere le dita, è flessibile e morbida, dando una sensazione di naturalezza.

“Anche per questo tipo di applicazione – spiega Catalano – abbiamo creato una protesi in grado di interagire in maniera nuova. Le protesi a cui siamo abituati o sono puramente estetiche o rigide. Questa è completamente flessibile. Attualmente è in corso una campagna di sperimentazione per l’utilizzo sia in Italia che in altri paesi Europei”. Obiettivo finale quello di poterla commercializzare a costi bassi.