ALCOL E MINORENNI, SERVONO PIÙ CONTROLLI

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Finire in ospedale a 13 anni per aver bevuto troppo è inaccettabile, eppure è quanto è successo sabato sera alla ragazzina di #Modena che è stata ricoverata col rischio di coma etilico

Si trovava al Parco Novi Sad insieme ad altri ragazzi, quando alcuni passanti hanno fatto scattare l’allarme: non si reggeva in piedi, non riusciva a intendere e a volere, e secondo i testimoni era “parzialmente svestita”. Per fortuna i medici che l’hanno visitata hanno escluso la violenza sessuale.
L’abuso di alcool tra giovanissimi è un problema che non possiamo più ignorare, e che la pandemia e il lockdown hanno esasperato: secondo le statistiche, durante questo periodo difficile sempre più adolescenti e preadolescenti hanno preso l’abitudine di rifugiarsi nell’alcool e nel cosiddetto blinge drinking (abbuffata alcolica).
Solo pochi giorni fa, a #Tarvisio in provincia di Udine, una quattordicenne è stata ricoverata in ospedale per intossicazione da alcool. Il bar che le aveva venduto gli alcolici è stato poi chiuso su ordine del Questore di Udine.
È questa la strada da seguire: aumentare immediatamente i controlli, individuare e punire tutti i locali che vendono alcolici ai minorenni, mettendo il profitto davanti alla salute dei più giovani.

Stefania Ascari