La loro continua campagna elettorale punta esclusivamente sul racconto di un’Italia che perde sempre, un’Italia vittima una volta della Germania, un’altra dell’Olanda e perché no, anche dei Benetton. Il classico tanto peggio tanto meglio che fa comodo a chi non ha niente di utile da dire ma, di contro, logora l’immagine del Paese.
Sì perché sinceramente questo racconto al Governo non fa nessun effetto. Noi guardiamo i numeri, i dati, le statistiche e cerchiamo di trovare di conseguenza le norme migliori da creare o gli strumenti migliori da utilizzare.
Un caso su tutti è il MES. Credetemi, Salvini e Meloni pregano ogni notte affinché Conte ne faccia richiesta così da poter cavalcare l’onda del “tradimento”. Non gliene può fregar di meno delle condizionalità che questo possa contenere tantomeno degli esiti per l’Italia. Lo stesso vale con i migranti senza i quali Salvini non avrebbe argomenti, più ne arrivano meglio è.
E che dire di Autostrade? Dopo decenni di connivenza col sistema di potere, i due fenomeni ci vengono a parlare di balzo in borsa di Atlantia, come se per norma si possa cancellare il mercato finanziario (cosa che, tra l’altro, non avrebbe alcun senso in questo caso dato che l’obiettivo è togliere la concessione ai Benetton non certamente arrecare un danno ad un’azienda italiana).
Quello che invece è certo è che all’estero arriva un continuo racconto a ribasso del potenziale italiano, arriva l’immagine di un Paese che in realtà non esiste e che invece dovremmo raccontare fieramente per quello che è: una delle 7 potenze del globo.
Questo gioco al ribasso è penoso ed è degno solo della bassezza di chi lo perpetra.
