ANCORA NOTE DOLENTI DELLA RIFORMA CARTABIA

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giustizia

La riforma del processo penale presentata dal Ministro della Giustizia Caratabia, ora all’esame della Commissione Giustizia della camera, continua a sollevare dubbi e perplessità.

Durante le audizioni, si sono levate voci critiche, a partire dal presidente dell’Anm, Santalucia, fino al penalista franco Coppi, che avevano già espresso pubblicamente le loro riserve. Ma su alcuni aspetti, le perplessità, diventano addirittura allarmi sociali.

Il testo infatti prevede l’esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, ovvero l’archiviazione per reati con pene fino a 5 anni e per reati con pena nel minimo fino a due anni. Li vogliamo cancellare addirittura? Così non facciamo lavorare i magistrati e le forze dell’ordine! Tra questi rientrano il revenge porn, lo stalking e la costrizione al matrimonio. Quindi rischierebbero l’archiviazione anche reati che spesso sono solo i prodromi di delitti molto gravi, come i femminicidi o la violenza sessuale. Per fortuna che la Ministra Catania è donna!!

Depenalizzare in qualche modo come fa la riforma reati particolarmente odiosi come quelli contro le donne significa eliminare misure che possono fingere da deterrente alla commissione degli stessi e salvare quindi anche la vita di una potenziale vittima. Questo è un aspetto gravissimo e spero che in parlamento nelle commissioni deputate vengano audite anche le associazioni contro la violenza sulle donne e che si intervenga con correttivi importanti per cambiare questi aspetti così critici della riforma.

Mauro Coltorti