Andrea Camilleri – Riccardino – Palermo, Sellerio, 2020, 292 p. (186)

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Ciao, maestro di cultura e di vita Andrea Camilleri;

ho appena finito di leggere questo tuo ultimo libro su Montalbano e provo – come nelle precedenti trenta volte – a formulare la mia presentazione per i lettori di “Notizie”.

Questa volta però con uno stato d’animo diverso, molto diverso, considerato che non potrò più farlo in futuro: tu te ne sei andato e con questo ultimo racconto hai fatto “sparire” anche questo personaggio che era diventato uno di noi, come noi; quindi la sua scomparsa mi, e ci, provoca grande tristezza.

Come con inchiostro su carta nacque, così con inchiostro su carta se ne è andato: tutto in regola, come la polvere con gli umani. Ma oltre alla polvere, per gli umani, rimane il loro ricordo, rimangono i pensieri, le cose dette e fatte, che ne perpetuano la memoria per mesi, anni, secoli… o millenni. Ecco, qui vorrei fermarmi un momento a riflettere ad alta voce su ciò che rimane di Montalbano.

Al “tuo e nostro” Salvo Montalbano, commissario di polizia a Vigata, hai fornito caratteristiche e doni e contorni di personaggi, il tutto attinto al meglio dell’umanità, rafforzandoli con le migliori qualità sociali pur lasciando loro le umane debolezze. E così, in ognuno dei tuoi racconti, “Riccardino” compreso, troviamo, ben precisato e rafforzato, il “vigatese”, nuova lingua nota ormai in tutto il mondo quasi al pari dell’esperanto, i buoni piatti della cucina siciliana – che al solo pronunciarne il nome ci viene “l’appetito lupigno”, la sana abitudine di mangiare senza parlare, e… l’eterno fidanzamento, status ideale per i poco maturi (o troppo intelligenti!).

Ma soprattutto, qui e sempre abbiamo trovato l’umanità, la comprensione, la compassione e la disponibilità a comprendere e capire, prima di voler essere capiti – non solo la “fredda” legge da rispettare – e…, non ultimo, uno dei tuoi più grandi insegnamenti: attenzione alla vita! Nulla è ciò che sembra e non bisogna mai fermarsi alle apparenze.

L’assassinato Riccardino, direttore di banca, muore davanti ai suoi tre amici più intimi; i quattro hanno condiviso tutto nella vita: anche quello che non era condivisibile.

L’apparenza delle prove poliziesche tende a ricercare l’omicida in questo “non condivisibile”, ma Salvo non è soddisfatto, è insofferente, solo (Livia è Boccadasse, Mimì, assente), aiutato come sempre dal fedele Fazio. Tanti aspetti, non significativi, fanno pensare molto Montalbano, tra “sceneggiate”, scatti d’ira e fredde e determinate testimonianze, rendendo difficile la soluzione.

Ed ecco, caro maestro, che entri in ballo ancora tu con una originalità descrittiva, facendo, letteralmente, dialogare il Montalbano della carta con le tue idee: in un incontro che s’intreccia e si scontra anche con la maggiore notorietà del “terzo incomodo”, il personaggio televisivo, con telefonate, opinioni e suggerimenti faxati, scritti che poi impongono la tua volontà sul finale del giallo. Ma non tenendo conto della volontà di Montalbano e di noi lettori. Il grande tuo amato Pirandello viene così anche richiamato ed onorato.

Omicidio (omicidi, ce ne sarà poi un altro, al primo collegato) risolto e chiuso, come in tutti romanzi, ma che ci lascia tanto amaro in bocca.

Caro Camilleri, questa amarezza, siamo certi, tu te l’aspettavi, ed è per questo che hai voluto scrivere la fine dell’esperienza narrativa del commissario oggi più famoso d’Italia già nel 2005, facendone conservare in segreto fino ad oggi quella prima stesura, solo linguisticamente ritoccata, a 91 anni, nel 2016, con la vista che andava perdendosi e la memoria sempre meno efficiente.

Finisce così la magia di Andrea Camilleri e di questo suo “uomo ideale” capace, senza intellettualismi e forzature, di farci crescere interiormente e socialmente nel corso di tanti anni con il suo saper narrare; una narrazione capace di rendere universali e sublimati una lingua, una cucina ed un modo di affrontare le difficoltà del vivere tipici della sua adorata Sicilia.

Ciao, maestro di cultura e di vita Andrea Camilleri.

Grazie di tutto!

Franco Cortese Notizie in un click