Approvata in via definitiva la legge delega sulle disabilità

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giustizia

Lunedì 20 dicembre il Senato ha approvato all’unanimità e in via definitiva la legge delega sulle disabilità. Sull’approvazione del testo si è subito espressa con entusiasmo il Ministro per le disabilità,

Erika Stefani, che in una nota ha chiarito che “la Legge delega sarà la cornice normativa in cui inquadrare un nuovo approccio che abbia al centro la persona con disabilità e tutti gli aspetti della sua vita, le relazioni, i desideri, le ambizioni, la quotidianità. Si realizza così l’obiettivo del progetto di vita personalizzato e partecipato, essenza della Convenzione Onu”.

L’importanza dell’adozione di questa legge è stata più volte sottolineata da OMaR che, lo scorso mese di novembre, nell’ambito delle audizioni sul disegno di legge, aveva presentato alla Camera dei Deputati una memoria con alcuni spunti di discussione su una serie di tematiche importanti affinché i principi contenuti nella Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, fossero concretamente applicati: adeguamento della legge 104/1992 alla nuova realtà sociale; superamento delle criticità della legge 112/2016 (c.d. Dopo di noi); caregiver familiari.

Ebbene, occorre ora solamente aspettare che il testo venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale per la sua entrata in vigore e la piena operatività.

Secondo quanto previsto, il Governo è delegato ad adottare, entro 20 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per la revisione e il riordino delle disposizioni vigenti in materia di disabilità. L’iter di riordino dovrà tener conto di quanto previsto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia nel 2009, dalla Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 della Commissione europea del 3 marzo 2021 e, infine, dalla risoluzione sulla protezione delle persone con disabilità adottata dal Parlamento europeo il 7 ottobre 2021.

Ma vediamo quali sono i principali ambiti di intervento della legge.

In primo luogo vi sono la definizione delle condizioni di disabilità e la revisione, riordino e semplificazione della normativa di settore. La legge interverrà poi anche sull’accertamento della condizione di disabilità e sulla revisione dei suoi processi valutativi di base. A riguardo potrebbe essere previsto un sistema di controlli sull’adeguatezza delle prestazioni rese.

Infine, un’importante novità è rappresentata dall’istituzione di un Garante nazionale della disabilità, organo indipendente e collegiale, che dovrà svolgere diverse funzioni tra cui: accogliere le segnalazioni delle persone con disabilità che lamentano discriminazioni o violazioni dei propri diritti; trasmettere ogni anno una relazione sull’attività svolta al Parlamento, al Presidente del Consiglio, o all’Autorità politica delegata in materia di disabilità.

Anche se bisogna attenderne l’effettiva attuazione, questa legge rappresenta senza dubbio un importante passo verso uno Stato più inclusivo per tutte le persone con una disabilità.