Bankitalia. Visco: “Il Recovery è una sfida formidabile”

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visco Nella foto: Ignazio VISCO Festival dell’Economia Sala Filarmonica Trento, 2 giugno 2019 FOTO: Domenico SALMASO

La pandemia ha avuto in tutto il mondo un costo altissimo in termini di vite umane

Il suo contenimento ha richiesto restrizioni alle libertà individuali e ha condizionato in modo profondo la vita di tutti. Per molti ha determinato la perdita dell’occupazione; ha modificato i rapporti interpersonali, le modalità di studio, di produzione e lavoro, di impiego del tempo libero”.

Lo sottolinea il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco in apertura delle Considerazioni finali sul 2020, ricordando che “sul piano economico la recessione che ne è conseguita è la più grave dalla fine del secondo conflitto mondiale” con un calo del Pil globale nel 2020 pari al 3,3 per cento, anche se “con effetti eterogenei tra aree geografiche, settori produttivi, imprese e famiglie”.

Ancora più ampia, quasi del 9 per cento, è stata la caduta del commercio internazionale, caratterizzata da una temporanea interruzione delle filiere produttive, cui si è associato un forte calo dei flussi turistici” ricorda Visco che evidenzia come “la perdita di occupazione ha colpito in misura più marcata i giovani, le donne, i lavoratori precari”.

“La crisi indotta dalla pandemia può essere l’occasione per approdare ad una Europa più unita e coesa che fondi la sua azione su una capacita’ di bilancio comune che prevede la “possibilità di una stabile emissione di debito, garantita da fonti di entrata autonome” ha proseguito Visco aggiungendo che le nuove emissioni resterebbero separate dal “debito pregresso dei singoli paesi, che resterebbe responsabilità nazionale. Tuttavia – indica – la gestione comune di una parte delle passività emesse in passato da ciascun paese, ad esempio attraverso un fondo di ammortamento, consentirebbe anche di conferire rapidamente al mercato europeo dei titoli pubblici lo spessore e la liquidità di cui esso oggi manca”.