Un Parlamento di voltagabbana

0
71

La nascita di Coraggio Italia innesca un’altra rivoluzione negli equilibri politici e la mappa del Parlamento cambia ancora in maniera sensibile.

Snocciolando i dati sui gruppi di Camera e Senato, emerge infatti che, dopo le elezioni politiche del 4 marzo 2018, oltre 200 parlamentari hanno cambiato casacca.

Il quadro è chiaro: 138 deputati e 65 senatori non fanno più parte del partito o del movimento con il quale erano stati eletti. Un totale di 203. Il «muro dei 200» è stato superato d’un colpo (con 23 cambi di casacca alla Camera) con la nascita di Coraggio Italia, movimento guidato dal governatore della Liguria Giovanni Toti sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, costituito in gran parte da fuoriusciti da Forza Italia.

E presto il bilancio del «trasformismo» potrebbe ulteriormente salire ben sopra quota 203, visto che, in settimana, è attesa la nascita di Coraggio Italia anche a Palazzo Madama, dove la quota minima per formare un gruppo è di 10 senatori (alla Camera è di 20), ma le regole sono più stringenti.

Da inizio legislatura, il Movimento Cinque Stelle è il partito che detiene il record di addii: 60 a Montecitorio e 33 al Senato. Una disgregazione che, oggi, ha portato i 93 ex grillini a riaccasarsi in tutti i partiti presenti in parlamento.

Forza Italia è invece al secondo posto con 37 addii ufficiali (27 alla Camera e 10 al Senato). A ruota il Partito democratico, con 31 parlamentari persi (rispettivamente 18 e 13), confluiti in gran parte in Italia viva con Matteo Renzi.

Scorrendo l’elenco della Camera, secondo i dati di Openpolis, emerge che ci sono numerosi casi con cambi di casacca multipli, che fanno salire ulteriormente il totale dei passaggi di gruppo a 259.

Una deputata, da inizio legislatura, ha «cambiato abito» ben 3 volte. È il caso della onorevole Maria Teresa Baldini, che dopo essere stata eletta con Fratelli d’Italia è passata al Misto, poi è entrata in Forza Italia ed infine, l’altro giorno, l’ultimo salto nel nuovo spazio politico costruito da Toti e Brugnaro.

Mentre Tiziana Piccolo, nel giro di 24 ore, aveva lasciato la Lega per andare pure lei con Coraggio Italia, salvo poi tornare subito nel Carroccio.

E come non ricordare l’addio eccellente a Forza Italia di Renata Polverini, che lo scorso 21 gennaio, in mezzo alla bufera politica per tentare di formare un Conte ter, aveva traslocato con i responsabili di Tabacci. Ma poi, a Palazzo Chigi, è arrivato Draghi e l’ex governatrice del Lazio, pentita, è tornata con i berlusconiani.

Al Senato, a detenere il record assoluto di tutto il Parlamento, si registra il caso di Giovanni Marilotti, che ha traslocato per ben 5 volte: M5S, poi Misto, a seguire Autonomie, Maie-Centro democratico, poi di nuovo gruppo Misto ed infine Pd.

Quattro cambi di casacca per Gregorio De Falco (è entrato con il M5S, poi Misto, Maie e di nuovo Misto).

A pari merito, tra gli altri, la senatrice Mariarosaria Rossi, già fedelissima di Berlusconi: anche lei aveva tentato la carta dei responsabili, chiamati Europeisti, per sostenere un Conte ter (tentativo andato a vuoto). Quindi era passata nel gruppo Misto con Cambiamo e nei giorni scorsi ha seguito Toti nella nascita di Coraggio Italia.

Claudio Bozza