Bellanova: “Per sconfiggere la povertà non serve il RdC, ma un nuovo modello di Welfare”

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Per sconfiggere la povertà non serve il Reddito di cittadinanza ma un nuovo modello di welfare.

Lotta alla povertà, inclusione sociale, politiche attive, formazione, sconfitta della povertà educativa, sono strettamente legati.
Serve il sostegno alle famiglie e alle persone fragili e contemporaneamente percorsi mirati di formazione e inserimento nel mercato del lavoro. Tutto quanto non è accaduto in questi anni”.

Così la Presidente di Italia Viva, Teresa Bellanova, Viceministra alle Infrastrutture e mobilità sostenibili.

“Leggere oggi dell’ipotesi di un’app nazionale per incrociare domanda e offerta è scandaloso.”, prosegue Bellanova, “Dà solo la misura del danno prodotto finora da chi, Movimento 5 Stelle in testa ma non solo, ha fatto di tutto perché questo non accadesse e ha osteggiato in tutti i modi, nel passato Governo, chi come la sottoscritta si è sempre battuta in questa direzione.

Dire che il Reddito di cittadinanza è stata una misura fallimentare, che ha drenato risorse enormi ma non ha centrato gli obiettivi non è una bestemmia in chiesa perché constata semplicemente lo stato delle cose. La povertà non è stata sconfitta, la giustizia sociale non è aumentata, i percettori di reddito il lavoro regolare non l’hanno trovato ma sono andati invece a ingrossare le sacche di lavoro nero e irregolare, con un danno enorme per l’economia pulita e le imprese che scelgono la legalità.

E’ su questo che l’Anpal targata Parisi ha completamente fallito, tradendo un progetto lungimirante e ambizioso”.

E ancora: “Il nuovo modello di welfare noi lo avevamo delineato.

Solo per fare alcuni esempi: la Riforma del Terzo settore, il Reddito di Inclusione, la centralità delle politiche attive e quella delle misure per sconfiggere la povertà educativa e per sostenere le famiglie con portatori di disabilità. Per questo l’istituzione dell’Anpal e le azioni positive per la conciliazione vita lavoro tra cui il rafforzamento del welfare di secondo livello.

Non a caso, oltretutto, con il Reddito di inclusione avevamo indicato nei Comuni e negli Uffici di assistenza sociale un terminale ineludibile.

Chi minaccia guerre sante ha in mente solo un obiettivo: non la sconfitta della povertà ma la difesa delle ultime rendite di posizione.

Viceversa”, conclude Bellanova, “chi ha a cuore il Paese può avere solo un obiettivo: rispondere veramente ai bisogni delle famiglie, delle persone più fragili, di chi il lavoro non lo cerca e ha smesso di studiare, del Mezzogiorno. Che non è e non può diventare solo la terra dei percettori di sussidi, del lavoro nero, dell’economia informale ma la terra, come indica il Pnrr, del rilancio e del riscatto. Per questo serve più riformismo e mandare in soffitta definitivamente il populismo”.