BENZINA: PREZZO MEDIO SCENDE, LIEVE CALO A 1,656 EURO

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CODACONS: PREZZI ALTISSIMI DELLA BENZINA IN AUTOSTRADA
 
DIFFIDA AI GESTORI DELLE AUTOSTRADE: REVOCA PER CHI SPECULA SUGLI ITALIANI
Proprio mentre il prezzo della benzina trova una pausa nell’inesausta ascesa di queste settimane, esplode il caso dei prezzi della benzina in autostrada. Sul territorio italiano, infatti, ci sono differenze enormi anche sul piano della benzina: i prezzi aumentano e diminuiscono senza soluzione di continuità a seconda che si faccia il pieno in una pompa servita o self-service, che ci si fermi in una cosiddetta pompa bianca non controllata dai grandi marchi del petrolio ma, soprattutto, che ci si trovi o meno sulla rete autostradale.
Un esempio? Martedì 17 agosto, autostrada A25, direzione Pescara. Prezzo fissato a € 1,998, a un passo dalla soglia psicologica dei 2 euro: molto più alto di quello proposto solo a qualche chilometro di distanza, fuori dalla rete autostradale. Ci troviamo quindi di fronte a una ingiustificabile sperequazione, a tutto danno dei consumatori e automobilisti italiani: per questo il Codacons, con una diffida ai gestori delle reti autostradali, chiede la revoca della concessione alle pompe di rifornimento che praticano prezzi diversi, e più alti, rispetto agli altri impianti.
“Non è possibile che gli italiani debbano pagare di più un prodotto, come la benzina, solo perché si trovano in autostrada”, dichiara Carlo Rienzi. “I gestori devono revocare la concessione ai benzinai che speculano sulle vacanze degli italiani, e imporre prezzi in linea con quelli diffusi sul territorio nazionale”, conclude.