Dopo mesi di tira e molla e almeno quattro rinvii, finalmente il Tribunale di Milano ha preso una decisione:
Solo una perizia medico legale potrà fare chiarezza sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi e soltanto dopo si potrà “prendere una decisione motivata e ragionata” sul destino del processo Ruby ter, bloccato da mesi proprio per i continui rinvii dovuti alle condizioni di salute del Cavaliere. Lo hanno stabilito i giudici della settima penale di Milano dopo un duro botta e risposta in aula tra l’avvocato Federico Cecconi, da un lato, che ieri ha presentato un’altra istanza di legittimo impedimento per chiedere di rinviare l’udienza, e l’aggiunta Tiziana Siciliano dall’altro, che non ha mancato di sbugiardare il leader di Forza Italia in Aula: “quello di Berlusconi è un quadro di malattia di vecchiaia, che non gli ha impedito di scorrazzare in kart nella sua amata Sardegna, parlare con leader politici, discutere del nostro futuro e di quello dei nostri figli. Se non fosse supportato da una serie infinita di medici e avvocati – profumatamente pagati, aggiungo io – sarebbe qui a farsi il processo”, come qualunque comune mortale, aggiungo sempre io. Ma poi il suo nome non è nella rosa per la corsa alla presidenza della Repubblica? Direi che viste le sue pessime condizioni di salute, qualcosa non torna… Salvini e Meloni lo blandiscono facendo il suo nome come prossimo Capo dello Stato. Ma è una farsa anche questa, visto che entrambi sperano invece che a salire al Colle sarà Mario Draghi, così da poter andare a elezioni anticipate. Le lusinghe servono loro per accaparrarsi il 7% del consenso azzurro, perché nessuno – fortunatamente – crede sul serio che il re di Arcore possa mettere piede da inquilino al Quirinale.
Mauro Coltorti
