E non mollerà facilmente.
Ci proverà fino all’ultimo e non ho alcun dubbio che dispiegherà ogni mezzo possibile per arrivare a soglia 505.
La soglia di elezione presidenziale dopo il quarto scrutinio.
Il gruppo misto diventerà terreno di pesca a strascico, persino settori del vecchio centrosinistra avvicinati da cacciatori di teste disposti a promettere mari e monti, le sirene si moltiplicheranno e saranno potenti.
Sarà un’operazione paragonabile al marzo del 1994, un’Opa sull’Italia.
Attenzione a ragionare con le categorie classiche: un nome che esce troppo presto è un nome che si brucia automaticamente al primo giro di giostra.
Per l’ex cavaliere questo vaticinio vale poco o nulla.
E’ un leader che non si arrende mai, che non si pone il tema delle forme nè si ferma davanti a qualche commento sdegnato della stampa internazionale.
Lo vedremo nei prossimi mesi quando comincerà a salire il tasso di agonismo tra le forze politiche.
Berlusconi proverà a interpretare questo appuntamento come una sfida presidenzialista e non come un naturale passaggio istituzionale.
D’altra parte è stato l’inventore della torsione personalistica della politica italiana.
Tutto il resto della compagnia – a destra, al centro e a sinistra – ha provato semplicemente a imitarlo, con risultati spesso modesti.
Dunque, prepariamoci a un’operazione in grande stile, a un tentativo di terremotare l’equilibrio politico e istituzionale senza sconti per nessuno.
E che ha bisogno di una grande unità e di una determinazione assoluta per respingerlo.
Sottovalutarlo per l’ennesima volta non sarebbe soltanto un atto di ingenuità, ma un errore esiziale per la tenuta sociale e democratica del paese.
Non si può mandare al Quirinale chi ha provato più di una volta a ridurre la nostra Costituzione a carta straccia.
Il Presidente della Repubblica è il garante della Carta di tutti i cittadini, non il garante di un’impresa privata.
La faccia moderata di Berlusconi non è mai esistita, se non nei colpi di coda di un sistema spaventato ed esausto, che ha pensato bene di riesumarlo e rilegittimarlo per abbattere il cosiddetto populismo.
Proprio lui, che il populismo lo ha inventato e teletrasmesso a reti unificate per qualche decennio.
Anche basta.
