Braia: abbiamo perso di vista la legge sull’agricoltura sociale

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Il consigliere regionale di Italia viva sottolinea che “nel contempo, operatori ed imprese non considerati, perdono grandi opportunità”. Presentata una interrogazione

“Otto mesi di studio e di attesa spero siano stati abbastanza per comprenderne importanza e portata. L’assessore Fanelli e la Giunta regionale non hanno ancora fatto neanche partire la legge sull’agricoltura sociale, né preso in considerazione e, quindi, deliberato in merito all’istituzione dell’Elenco regionale delle fattorie sociali, all’apposito regolamento per il riconoscimento degli operatori di agricoltura sociale e all’istituzione dell’Osservatorio regionale sull’Agricoltura Sociale che avrebbe tra i suoi compiti anche la definizione delle linee guida dei progetti di agricoltura sociale In Basilicata”.

Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo di Italia Viva, che sostiene come “ ad oggi, nessun avanzamento é stato effettuato”.

“Ho ritenuto, pertanto, opportuno e doveroso – annuncia – presentare una interrogazione sulla mancata attuazione della legge regionale n.53 del 2018 perché i ritardi e le superficialità non possono pagarli né i cittadini, né le imprese sociali, né gli operatori interessati”.

“Il settore dell’agricoltura sociale – afferma Braia – é stato disciplinato a livello regionale giusto un anno fa, dopo un percorso importante e lungo di condivisione con tutte le parti sociali ed associative a vario titolo coinvolte. In Basilicata, infatti, può e deve svolgere un ruolo importante in termini di tenuta sociale, soprattutto, delle aree rurali verso bambini e anziani, completando il percorso di apertura dell’agricoltura lucana alla multifunzionalità”.

“Con lo strumento normativo costituito dalla legge regionale n. 53 del 17 dicembre 2018 e nel rispetto dei principi della legge n. 141 del 2015 si garantiva alle aziende agricole, anche la possibilità di dare qualità agli interventi educativi, socio-assistenziali e socio-sanitari, finalizzati, tra l’altro, anche all’inserimento socio – lavorativo e alle politiche attive nei confronti di soggetti svantaggiati. Che tempi – chiede Braia – ha ancora la Giunta per rispettare la legge regionale? La Basilicata – prosegue – è ancora senza elenco regionale delle fattorie sociali e senza emanazione di apposito regolamento per il riconoscimento degli operatori di agricoltura sociale e senza istituzione dell’Osservatorio regionale sull’agricoltura sociale. Intanto – sottolinea – si consuma una inadempienza normativa nel mese di novembre e avviene il paradosso che espone il Dipartimento a ricorsi potenziali, ovvero viene pubblicato il bando del Psr Basilicata 2014/2020 sottomisura 6.4.2 ‘Sostegno alla costituzione e sviluppo di agriturismi e fattorie multifunzionali’ che prevede, tra l’altro, ‘nelle more dell’approvazione del regolamento attuativo della LR 53/2018, il sostegno ad investimenti per gli agriturismi e per la “Creazione di fattorie didattiche e sociali’. Allo stato attuale, infatti – è la precisazione di Braia – chi è già costituito come ‘Fattoria Sociale’ in Basilicata, è penalizzato perchè non risulta inserito in nessun elenco previsto dalla norma e ciò non consente l’attribuzione di punteggi premianti per la partecipazione al bando del Psr, acquisibili solo ed esclusivamente per le ‘Fattorie didattiche’ e non per le ‘Fattorie sociali’, per come previsto dalla norma nazionale e regionale non ancora attuata”.

“Chiediamo, pertanto – conclude Braia – con la nostra interrogazione, quali azioni l’assessore Fanelli intende intraprendere anche per evitare eventuali ricorsi e/o penalizzazioni legate al non rispetto della legge regionale, oltre che a consentire di sboccare dall’impasse attuale un settore di rilevanza sociale ed economica non indifferente per la Basilicata rurale”.