Un bimbo è morto, nascosto nel carrello di un aereo decollato dalla Costa d’Avorio e diretto a Parigi

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Aveva 10 anni, e chissà quale sogno o quale gigantesca paura nel cuore.
Un bimbo, come tanti altri adolescenti che hanno provato lo stesso fatale viaggio in passato, come tanti altri morti sotto i tir o sui barconi.
Queste storie, questo straordinario attaccamento al sogno di una vita migliore e più dignitosa, che porta anche a sfidare il destino, dovrebbe interrogare il mondo intero. E inquietare i sogni di chi lucra sulla pelle dei più deboli, degli sfruttati del mondo.
Perché, non ci stancheremo mai di dirlo, morire solo per il bisogno di superare una frontiera è una ingiustizia che non possiamo tollerare.