CALENDA: IL NUOVO MOVIMENTO DELL’EX MINISTRO PARTE CON UNA DENUNCIA PER DIFFAMAZIONE

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CONSUMATORI LO QUERELANO CHIEDENDO 30MILA EURO DI RISARCIMENTO

Parte col piede sbagliato il nuovo movimento lanciato oggi da Carlo Calenda. Proprio in concomitanza con la presentazione del suo nuovo partito, è stato depositato dinanzi al Tribunale di Milano un atto di citazione contro l’ex Ministro dello Sviluppo economico, in cui si chiede un risarcimento di 30mila euro in relazione al reato diffamazione commesso da Calenda attraverso un messaggio pubblicato sulla sua pagina Twitter.
A presentare la denuncia e la connessa richiesta risarcitoria i consumatori italiani rappresentati dal Codacons, pesantemente diffamati dall’ex Ministro che non ha mai nascosto la sua volontà di operare per contrastare gli utenti e le associazioni che li rappresentano, togliendo loro i diritti faticosamente conquistati negli anni e definendole “fabbriche di polemiche inutili”.
Nello specifico nel tweet per il quale Calenda dovrà rispondere del reato di diffamazione si affermava testualmente: “Un giorno qualcuno dovrà definitamente stabilire la completa inutilità di Codacons e affini. Al Mise avevo tagliato la maggior parte dei finanziamenti a queste fabbriche di polemiche inutili. Chissà se Di Maio li ha ripristinati“.
Una dichiarazione che oltre ad offendere pesantemente le associazioni dei consumatori, rappresenta una ammissione di colpa per Carlo Calenda, che riconosce di aver operato come Ministro per danneggiare gli utenti e le organizzazioni che li rappresentano.
Parte dunque in salita il nuovo partito di Carlo Calenda, con il suo leader citato in giudizio a Milano e chiamato a risarcire il Codacons con 30mila euro.