Caso Orlandi, il segretario di Stato vaticano Parolin: “Avanti con le indagini, vogliamo chiarire”

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Dopo i chiari richiami della Santa Sede e dello stesso Papa Francesco contro le “ignobili insinuazioni” e le “illazioni infondate” su San Giovanni Paolo II, diffuse in un programma tv all’indomani del colloquio in Vaticano tra Pietro Orlandi e il Promotore di Giustizia Diddi, il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin, torna sull’argomento, affermando che le indagini andranno avanti

“Siamo molto sorpresi che non vi sia stata collaborazione perché questo avevano chiesto: allora perché adesso tirarsi indietro in maniera così brusca? Il nostro intento è quello di arrivare veramente a chiarire. Ho visto che ci sono state anche critiche all’iniziativa del Papa ma l’idea della Santa sede è proprio quella di arrivare a chiarire, vedere quello che è stato fatto nel passato sia da parte italiana, sia da parte vaticana e vedere se c’è qualcosa ancora che si può fare di più sempre con questo scopo, arrivare a chiarire. Credo che lo si debba innanzitutto alla mamma che è ancora viva e soffre molto, lo facciamo con le migliori intenzioni”, ha dichiarato il cardinale all’ANSA.

Il segretario di Stato vaticano ha chiarito così che le indagini vaticane sulla scomparsa di Emanuela Orlandi andranno avanti anche dopo le dichiarazioni del fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, su papa Wojtyla.