Castaldo (M5S): “Commissione UE sostenga campagna vaccinale nei Balcani”

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I Paesi dei Balcani non vanno considerati come Paesi terzi ma come futuri membri dell’Unione europa

Mossa da questa considerazione la Commissione europea deve impegnarsi a sostenere e rafforzare la campagna vaccinale in Albania, Bosnia e Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia. Le consegne di COVAX verso questi Paesi hanno subìto dei ritardi notevoli, circostanza che ha costretto alcuni di loro ad affidarsi a vaccini non riconosciuti dall’EMA, una decisione che rappresenta un problema politico, ma anche burocratico visto che i cittadini di quei Paesi potrebbero essere costretti a restrizioni e divieti.

La mancata inclusione dei Paesi candidati, e potenzialmente candidati, nel piano di vaccinazione dell’UE è stato un errore strategico non solo da un punto di vista sanitario – considerati i legami commerciali e la solida amicizia tra i cittadini dei Balcani occidentali e il resto d’Europa – ma anche in termini di mancanza di visione politica. Per questa ragione ho sottoscritto, insieme ad altri sedici europarlamentari provenienti da quasi tutti i gruppi politici, una lettera indirizzata all’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Borrell, alla Vicepresidente della Commissione europea Vestager e ai Commissari europei Kyriakides e Várhelyi.

I Paesi della Penisola balcanica sono futuri membri dell’Unione europea e quindi devono essere sempre inclusi nelle strategie europee attraverso una partnership speciale e privilegiata. Le parole pronunciate dalla Presidente Von der Leyen durante il suo discorso sullo stato dell’Unione del 2020 rappresentano un faro: i Balcani occidentali fanno parte dell’Europa, con loro condividiamo la stessa storia e lo stesso destino”, così in una nota Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare del Movimento 5 Stelle e Vicepresidente del Parlamento europeo, primo firmatario della lettera cofirmata anche dagli europarlamentari del Movimento 5 Stelle Mario Furore, Dino Giarrusso e Daniela Rondinelli.