Castellitto: “Il Centro Sperimentale di Cinematografia sarà la casa degli artisti dalle zone di guerra”

0
5

Tra le novità del CSC la tre giorni ‘Diaspora degli artisti in guerra’, dedicata agli incontri con registi, autori e interpreti provenienti dalle aree di guerra del mondo. L’intervista al presidente

ROMA – Il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma questa mattina ha aperto le sue porte alla stampa per presentare le prossime novità di uno dei luoghi simbolo della ‘settima arte’. Ad illustrarle Sergio Castellitto, presidente del CSC.

Dal 19 al 21 giugno è attesa ‘Diaspora degli artisti in guerra’, la tre giorni dedicata agli incontri con registi, autori e interpreti provenienti dalle aree di guerra del mondo. “Stiamo vivendo un periodo estremamente drammatico e complicato. Ci sono due guerre a due ore e mezza di volo dalle nostre case.

Allora – ha raccontato Castellitto all’agenzia Dire – mi sono domandato come il CSC potesse un po’ rompere questa tradizionale conventualità che l’ha sempre un po’ caratterizzato e farsi casa aperta. Da qui l’idea di ospitare qui per tre giorni cineasti, artisti, musicisti e scrittori provenienti dalle zone di guerra del mondo. Ci stiamo provando – ha proseguito il presidente – non è come invitare qualsiasi persona a prendere un aperitivo in un bar. Mi auguro di riuscirci perché sarebbe un bel modo di offrire ospitalità ai pensieri, alle esigenze, ai sogni e ai bisogni di tanti artisti.

Ci sarà un rimbalzo didattico importante dal punto di vista didattico perché saranno gli stessi allievi a filmare questi incontri”. Castellitto ha poi assicurato: “Cercheremo di fare tutto questo con un assetto da artisti più che da manager“.

CASTELLITTO: CRISI CULTURA? FACCIAMO SLALOM NEL ‘BOSCO’ DELLA BUROCRAZIA

Da quando faccio questo mestiere sento parlare di crisi del cinema, della letteratura e del teatro. Io penso che la crisi sia uno degli elementi vitali perché chi produce arte e cultura. Non credo che ci siano particolari ostentazioni od ostacoli rispetto al passato.

Il nostro compito è semplice fare bene il proprio mestiere nel proprio reparto e farlo in totale trasparenza e in profondissima e autorevolissima buona fede. Personalmente io ho rapporti con gli artisti con le persone che creativamente lavorano avendo coscienza del fatto che questo è il luogo in cui devi fare lo slalom nel bosco delle delibere della burocrazia e non è una cosa che riguarda solo il Centro Sperimentale. Si può sempre fare di più su tutto“.

Così Sergio Castellitto, presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia, all’agenzia Dire in occasione della presentazione delle nuove linee programmatiche della fondazione ha risposto sul tema se oggi, con l’attuale governo, ci sia minor attenzione al mondo della cultura rispetto al passato.

CASTELLITTO: “PER IL CENTRO SPERIMENTALE TECNOLOGIE E NUOVI SPAZI”

“Qui c’è un posto che lo chiamano il ‘teatro bruciato’ ed è in queste condizioni da non so da quanti anni, secondo me è una missione improrogabile. Questo è un luogo che ha anche problemi di spazi e di aule. Immaginiamo la ristrutturazione anche in termini tecnologicamente avanzati come per la sala cinema. L’idea è molto semplice: chiudiamo il convento e apriamo la casa“. Così Sergio Castellitto, presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia, all’agenzia Dire in occasione della presentazione delle nuove linee programmatiche della fondazione. Tra queste la ristrutturazione dei teatri interni allo stabile.

fonte Agenzia DIRE  www.dire.it