Champions, Juve-Dinamo Kiev 3-0: tris firmato Chiesa-CR7-Morata

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Juve sul velluto nel quinto turno di Champions League. Con gli ottavi già in tasca, all’Allianz Stadium i bianconeri battono la Dinamo Kiev 3-0 e tengono aperti i discorsi per il primo posto nel Gruppo G (al Camp Nou col Barça servirà però un’impresa impossibile). Perfettamente servito da Alex Sandro, Chiesa apre le danze di testa al 21′, poi Ronaldo prima centra una traversa e poi raddoppia i conti al 57′ con un tap-in vincente. Di Morata (66′) il tris che blinda il risultato.

LE PAGELLE
Chiesa 7: lotta e corre con più ordine del solito, anche se ogni tanto Mykolenko gli scappa. Sulla destra ha spazio per spingere e prova spesso anche ad accentrarsi per andare al tiro. Sblocca la gara di testa con la complicità di Bushchan, poi innesca il raddoppio di CR7 e il tris di Morata
Ronaldo 7: parte a sinistra, ma svaria su tutto il fronte offensivo a caccia di occasioni con testardaggine. Nel primo tempo quando ha la palla per colpire centra la traversa, nella ripresa alla prima occasione buona invece va a bersaglio e segna il 750.mo gol in carriera tra club e nazionale con un tocco facile-facile. Nei bomber all time ora è dietro solo a Pelé, Romario e Josef “Pepi” Bican
Morata 7: tanto lavoro di sponda spalle alla porta. Dà profondità alla manovra e si fa trovare sempre pronto sullo scarico centrale dei centromcapisti. Freddo davanti a Bushchan per il sesto gol in Champions stagionale
Alex Sandro 6,5: spinge e si propone con qualità, ma in fase di copertura dal suo lato la Juve va un po’ in affanno. Serve l’assist a Chiesa e regala a CR7 un cioccolatino che il portoghese stampa sulla traversa
Kedziora 5: sulla sinistra Alex Sandro ha gamba e le incursioni del brasiliano fanno male. Le azioni più pericolose della Juve arrivano quasi tutte dalla sua parte
Mykolenko 6: ingaggia con Chiesa un duello ad alta velocità a tutta fascia. I piedi e la corsa ci sono, da migliorare la fase di interdizione. Perde Chiesa sul gol
Frappart 7: prima donna ad arbitrare una gara di Champions League. Traguardo storico che la francese centra con una direzione all’inglese. Pochi fischi, decisioni rapide e personalità