Siamo alla follia totale

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In Umbria, dopo aver perso il tracciamento del virus e dei contatti, la destra ha pensato di risolvere tutto così: facendo pagare le propria incapacità ai cittadini.
E per pagare intendiamo letteralmente. Perché quei cittadini che decideranno di rivolgersi ai laboratori privati per effettuare i test rapidi (il cui costo è di 40 euro), saranno costretti ad effettuare anche il test molecolare di conferma nello stesso laboratorio, con prezzi che si aggirano tra gli 85 e i 120 euro.
Ma a pagare questa imposizione non sarà la Regione. No.
Sarà il cittadino, con le sue tasche.
Un cittadino che, magari, pensava persino di fare il bene dei suoi cari e della sua comunità evitando di intasare il pubblico e favorendo il tracciamento, sarà costretto a pagare circa 160 euro.
Si tratta, evidentemente, non solo dell’ennesimo regalo della destra ai privati, non solo di una follia che disincentiverà gli asintomatici a fare il test, ma di una clamorosa ingiustizia nei confronti dei più poveri e di chi ha meno.
È la sanità pubblica che deve farsi carico dei pazienti positivi al test rapido: la Giunta Tesei cambi subito questa delibera inaccettabile.
Perché la salute è un diritto di tutti, non un privilegio per pochi!
Tommaso Bori