“Mettere in discussione Conte è da fantascienza”, dice Bonafede. Qualcosa bolle in pentola se un ministro tra i più stimati sente il bisogno di esprimersi a difesa del premier.
Qualcuno fa il gioco sporco. Chi?
L’imputato numero uno, manco a dirlo, è Renzi. Al quale tanto piacerebbe un altro governo con lui, ovviamente, a dare le carte assieme al suo “statista” preferito: Berlusconi.
Statista? In due non ne fanno mezzo, di statista!
Già ci hanno provato, con la legge elettorale truffa firmata – guarda caso – da Rosato, attuale capogruppo renziano. Quella legge, il Rosatellum, avrebbe dovuto lanciare il governo “Renzusconi”. Gli è andata male. Non avevano fatto i conti con Conte …
Alle elezioni politiche più di un italiano su tre votò 5 Stelle e, grazie a quello straordinario risultato, Di Maio pescò dal cilindro il nostro premier, Giuseppe Conte. Il miglior presidente del Consiglio dal 1994 e il leader politico più amato dagli italiani, stando ai sondaggi.
Vogliono provarci un’altra volta, con vili giochi di palazzo volti a far fuori Conte e il M5S? Chissà. Il sospetto c’è. Anche perché, ricordiamolo, ci sono da gestire le centinaia di miliardi del Recovery Fund e, ciliegina sulla torta, l’elezione del prossimo presidente della Repubblica.
Attenti, questi già parlano di rimpasto. Non vedono l’ora di sedersi a capotavola …
Giulio Andreotti, uno che di intrighi s’intendeva parecchio, disse un bel po’ di tempo fa: a pensar male si fa peccato ma, spesso, s’indovina. Ci proveranno, sicuro. Ma il rimpasto gli andrà di traverso.
Presidente, l’Italia è #ConTe!
