Chi è Sinisgalli?

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Grazie all’amico prof. Gian Italo Bischi dell’Università di Urbino, ho conosciuto l’opera di Leonardo Sinisgalli, sicuramente un personaggio poliedrico che in tanti campi ha dato il suo apporto.
Un’opera fra le più note di Sinisgalli è “Furor Mathematicus”, ma nonostante questo titolo, non è stata la matematica il suo unico interesse: anche la poesia l’ha coinvolto e sono state tante le sue pubblicazioni in questo campo, al punto che Sinisgalli è stato definito “poeta-ingegnere” piuttosto che “poeta ed ingegnere”: può sembrare una sottigliezza, ma questa definizione chiarisce come sia riuscito a mantenere le due culture durante tutta la sua vita e in tanti suoi scritti a partire da quando, ancora giovane, descriveva il lavoro degli artigiani con una visione poetica, diversissima da quella che userebbe chiunque di noi per narrare l’opera di un fabbro o di un falegname.
Infatti anche in una sua poesia possiamo trovare un importante teorema matematico, come capita in questa, dal titolo “L’ombra”.
L’ombra di una retta
è sempre una retta;
non è quasi mai un cerchio
l’ombra di un cerchio.
E possiamo verificare la correttezza della poesia/teorema prendendo una matita o un grissino, e osservando l’ombra proiettata: sempre una linea dritta; prendendo invece un cerchio, se lo mettiamo non orizzontale rispetto al pavimento, l’ombra proiettata può essere anche un’ellisse, ad esempio.
Questo spirito ha successivamente portato Sinisgalli a coniare molti slogan usati da grandi ditte. Ne cito solo due: “Giulia, l’ha disegnata il vento”, per reclamizzare un’automobile dell’Alfa Romeo, “Camminate Pirelli”, per pubblicizzare scarpe di gomma del marchio citato, e seguendo questo stile anche oggi usiamo dire “Volare Alitalia”, trasformando un verbo intransitivo come camminare o volare in verbo transitivo.
Sinisgalli fu anche autore radiofonico e direttore di riviste e tante altre cose, e sempre con spirito nuovo ha affrontato i tanti mestieri diversi, ma contaminando tutto con le conoscenze vecchie. Forse può essere questo un modo buono per affrontare i vari lavori che dobbiamo espletare, ed accettare anche il consiglio di chi non è del mestiere, che con occhio diverso può avere una visione non prevedibile e magari geniale. Secondo me vale la pena di tentare.

Giorgio Dendi