Conte: “Lavoro, 8 idee e progetti su cui lavorare insieme…”

0
77
conte
conte

Qui di seguito alcune idee e progetti, su cui lavorare tutti insieme

1) Il blocco dei licenziamenti è una misura assolutamente necessaria per assicurare la tenuta dell’intero sistema sociale ed economico: secondo Bankitalia nel 2020 – insieme a Cig e aiuti alle imprese – ha contribuito a salvare 400mila posti di lavoro; questo blocco va graduato in base all’andamento effettivo del piano vaccinazioni e ai segnali di ripresa della competitività del nostro sistema produttivo.

2) Il tasso di disoccupazione giovanile al 31,6% è tra i più alti in Europa. I nostri giovani si inseriscono sempre più tardi nel mondo del lavoro e, in prospettiva, si ritroveranno a godere di trattamenti previdenziali sempre più miseri. Hanno pagato già due forti crisi economiche, è un atto di giustizia che siano loro a riscuotere il maggior dividendo nella prossima fase di crescita e ripresa del Paese. Offriamo loro il riscatto gratuito degli anni di laurea in modo da rendere più conveniente la formazione superiore e l’arricchimento culturale senza compromettere la sostenibilità del nostro sistema pensionistico.

3) Dobbiamo continuare ad alimentare i fondi che offrono agevolazioni all’imprenditoria giovanile, soprattutto nelle aree più svantaggiate del Paese: nel Sud, ma anche nelle aree interne e montane del Centro e del Nord.

4) Il tasso di partecipazione femminile al lavoro, in Italia, è tra i più bassi d’Europa. Le donne che rientrano al lavoro dopo una gravidanza potrebbero beneficiare di uno sgravio contributivo al 100%. Sarebbe una misura che contrasta l’odiosa discriminazione di genere, che ancora resiste nella fase delle assunzioni, e che potrebbe contribuire a risollevare la curva demografica.

5) Per contribuire alla natalità dobbiamo investire sugli asili nido, sull’housing sociale riservato alle giovani coppie, e rendere ancora più consistente l’assegno unico per le famiglie numerose, che abbiamo già varato.

6) Le donne hanno diritto alla piena parità di salario, a parità di inquadramento e di mansioni con gli uomini.

7) Dobbiamo non solo contrastare la disoccupazione, attraverso gli investimenti del PNRR, ma dobbiamo anche rafforzare la posizione di tutti i coloro che espletano prestazioni lavorative, ma vantano pochi diritti: penso ai riders, ma anche al precariato nell’ambito delle professioni intellettuali (avvocati, ingegneri, giornalisti etc…).

8 ) Riscriviamo lo Statuto dei lavoratori, che risale al 1970 e rafforziamo il catalogo dei diritti dei lavoratori, con particolare riguardo alle fasce estese di precariato e alle tecnologie digitali, sempre più invasive.