Contributi asili nido, Perretti: serve riforma legge regionale

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Per la Presidente della Commissione pari opportunità “lo sviluppo della nostra regione”

Il superamento dei divari di genere, territoriali e sociali, partono dall’efficienza dell’amministrazione regionale”

“Ieri Il Consiglio regionale ha approvato il Piano annuale 2017 di concessione dei contributi per la gestione ed il funzionamento degli asili nido: 750.000 euro divisi tra 16 Comuni per 21 asili nido. Certamente non è una novità né l’esiguità dello stanziamento in bilancio su questo capitolo, né il ritardo nei trasferimenti dei fondi per i servizi sociali, ritardo che però condiziona la capacità dei comuni di erogare servizi di qualità”.

Lo evidenzia la Presidente della Crpo, Margherita Perretti che aggiunge: “Come Commissione Regionale Pari Opportunità stiamo sollecitando da tempo, con precise proposte a riguardo, una riforma della legge regionale sugli asili nido, ferma al 1973, e diventata ormai obsoleta. Così come sollecitiamo maggiori risorse finanziarie per poter abbassare le rette ed aumentare i posti disponibili.

Infatti, andrebbe riconosciuto il diritto ad ogni bambina e bambino a frequentare gratuitamente non solo la scuola dell’infanzia, ma anche l’asilo nido, che diventerebbe strumento educativo, di conciliazione, ma anche di equità sociale”.

“E sarebbe un grande risultato per la Basilicata – continua – realizzare questo obiettivo nei prossimi anni, arrivando ad una copertura pubblica di almeno il 33 per cento dei bambini sotto i tre anni, più vicina agli standard europei. Risulta però quasi paradossale parlare di riforme ed obiettivi se poi il funzionamento della macchina amministrativa regionale è così lento ed impedisce un’erogazione efficiente dei servizi”.

E’ indispensabile – conclude – intervenire sulla tecnostruttura, soprattutto alla vigilia dell’arrivo delle ingenti risorse dei fondi europei e del PNRR: lo sviluppo della nostra regione, il superamento dei divari di genere, territoriali e sociali, partono dall’efficienza dell’amministrazione regionale”.