Controlli e verifiche per riavviare l’economia nel torinese

0
50

Far ripartire il tessuto economico del Paese velocizzando le verifiche sulle aziende che hanno diritto a svolgere la loro attività. Con l’emergenza coronavirus anche questo, tra gli altri, è l’impegno a cui sono chiamate le prefetture sul terriotorio.

Il prefetto di Torino Claudio Palomba ne parla in un’intervista rilasciata oggi al quotidiano “Il Messaggero”. Si tratta di un’emergenza, dice, che «Abbiamo cominciato ad affrontare già da un po’, per la verità. Sono due le questioni principali: le autorizzazioni a svolgere le regolari attività per le aziende e la sicurezza sul lavoro».

Tutte le richieste sono pervenute alla prefettura attraverso un modello di comunicazione regionale che prevede la sottoscrizione di un’autodichiarazione. La si può fare solo se l’attività è collegata con quella della casa madre, titolare del codice Ateco (Attività Economiche). Successivamente vengono effettuati «controlli a campione, ma mirati. Chi non ha il titolo viene sospeso. La Guardia di Finanza sta lavorando senza sosta», ha dichiarato il prefetto.

Massima attenzione anche al rischio che, nella crisi economica sviluppata dall’epidemia, si possano insinuare interessi illeciti e organizzazioni criminali. «Abbiamo istituito una cabina di regia – aggiunge – che incardina gli organismi datoriali e sindacali. Le riunioni avvengono ogni settimana proprio per esaminare le criticità. I sensori sono attivati da sempre, ma oggi ancora di più, perché è chiaro che se si vede fare ingresso in una attività una persona troppo anziana, o si notano cambiamenti repentini di produzione, a quel punto si interviene subito, anche con l’eventuale interdizione».