Coronavirus, cancellata l’Oktoberfest

0
72

Le autorità bavaresi hanno annunciato la decisione di cancellare l’Oktoberfest. Lo ha annunciato il primo ministro della Baviera Markus Soeder in conferenza stampa, affermando che ”l’Oktoberfest è la più bella festa del mondo, ma vivere con il coronavirus significa vivere con attenzione e non si potrebbe mantenere la distanza o lavorare con la mascherina”.

La 187esima edizione dell’Oktoberfest si sarebbe dovuta svolgere a Monaco di Baviera dal 19 settembre al 4 ottobre. ”E’ doloroso, è sicuramente triste”, ha aggiunto Soeder in una conferenza stampa congiunta con il sindaco di Monaco Dieter Reiter, affermando che ”il rischio è troppo grande” e ”una versione ridotta non avrebbe senso”. Per Reiter ”questa decisione è una pillola amara”. Entrambi hanno espresso l’auspicio che l’Oktoberfest, che ogni anno attira circa sei milioni di persone da tutto il mondo, possa svolgersi nel 2021. Allo stato attuale, con l’emergenza causata dal coronavirus, non sarebbe possibile rispettare la distanza di 1,5 metri imposta dalle autorità tedesche per contenere i contagi.

La cancellazione dell’evento rappresenta un duro colpo per l’economia di Monaco. Non solo per gli organizzatori, ma anche per l’indotto, in particolare gli hotel e tutte la filiera commerciale bavarese. Nel 2019, secondo un rapporto del comune di Monaco, l’indotto era stato di 1,23 miliardi di euro.

Mercoledì scorso il governo federale e i Laender avevano deciso di vietare, fino alla fine di agosto, tutte le grandi manifestazioni in Germania a causa del coronavirus. Nei giorni scorsi alcune categorie di lavoratori associati all’Oktoberfest avevano proposto di tenere l’evento in forma ridotta, limitando l’accesso ai locali, ma il comune di Monaco di Baviera ha respinto questa proposta.

Già nel 1800, ovvero nel 1854 e nel 1873, il più grande festival della birra era stato cancellato a causa del colera. Anche durante le due guerre mondiali non era stato possibile tenere l’evento, così come anche nel 1923 a causa della grande inflazione.