Coronavirus: la lunga notte della Costa Smeralda, tra disagi, fatalismo e gruppi di preghiera

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Passata la paura, sono rimasti i disagi. In fondo piccola cosa, rispetto al rischio di rimanere bloccati in quarantena per il Coronovirus. I passeggeri della nave Costa Smeralda, rimasta ferma nel porto di Civitavecchia per due sospetti casi di contagio, che poi si sono rivelati negativi, hanno ripreso a sbarcare stamattina, dopo che nella serata di ieri era arrivata la rassicurazione sul fatto che non vi erano pericoli. Contemporaneamente, è stato dato anche il via libera alla partenza per i circa mille passeggeri che dovevano imbarcarsi e che la compagnia aveva sistemato in albergo in attesa delle risposte dello Spallanzani, dove erano stati inviati i campioni prelevati alla coppia di turisti cinesi influenzati.
Pollici alzati e sorrisi: lo sbarco dalla Costa Smeralda

In generale, comunque, l’umore è risultato alto tra i passeggeri dello scampato pericolo. Fra i primi a scendere in mattinata sono stati un uomo e una donna polacchi, marito e moglie che hanno salutato la terra ferma con il segno del pollice alzato. Un’altra coppia, Luciano e Laura, di Milano, ha assicurato di stare “benissimo”, spiegando che è la prima volta che mettono piede a terra, da quando si sono imbarcati una settimana fa. “Erano più preoccupati i giovani che noi”, hanno detto all’Adnkronos, raccontando di essere degli habitué dei viaggi in nave. “Siamo già alla quindicesima crociera e a novembre scorso ne abbiamo prenotata un’altra per maggio prossimo. Due volte – hanno aggiunto – siamo stati sulla Costa Concordia con Schettino comandante”.                                                                                                          fonte  https://www.secoloditalia.it/