CORONAVIRUS: LA TABELLA DI MARCIA EUROPEA MOSTRA IL PERCORSO VERSO L’ELIMINAZIONE COMUNE DELLE MISURE DI CONTENIMENTO

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Oggi la Commissione, ha presentato una tabella di marcia europea per eliminare gradualmente le misure di contenimento dovute alla diffusione del Coronavirus. Le misure sono state efficaci tuttavia, è innegabile che le persone e la nostra economia stanno pagando un costo drammatico e bisogna mettere a punto un piano di rientro graduale verso condizioni di vita e di lavoro meno restrittive.

Tre criteri principali dovrebbero essere considerati per valutare se è giunto il momento di iniziare a rilassare il confinamento: 1) un criterio epidemiologico che dimostri che la diffusione della malattia è diminuita significativamente per un periodo di tempo prolungato; 2) una sufficiente capacità del sistema sanitario, ad esempio in termini di tasso di occupazione delle unità di terapia intensiva, un numero adeguato di letti d’ospedale, l’accesso ai prodotti farmaceutici necessari nelle unità di terapia intensiva, etc; 3) una sufficiente capacità di monitoraggio, compresa la capacità di test su larga scala per individuare e monitorare la diffusione del virus, combinata con la tracciabilità dei contatti e la capacità di quarantena in caso di ricomparsa e di ulteriore diffusione delle infezioni.

Dunque, la tabella di marcia della Commissione può servire proprio a dare una cornice comune di collaborazione, monitoraggio e solidarietà, con raccomandazioni concrete per quegli Stati che si apprestano a entrare nella cosiddetta “Fase 2″”. Un quadro operativo comune dovrebbe rispettare tre principi fondamentali: 1) L’azione deve essere basata sulla scienza e avere al centro la salute pubblica; 2) L’azione deve essere coordinata tra gli Stati membri: Gli Stati membri sono invitati a nominare singoli punti di contatto per la Commissione europea e i paesi vicini, idealmente come parte di una struttura operativa simile a una Task Force. Una rete europea di tali punti di contatto monitorerà e scambierà informazioni nelle settimane e nei mesi a venire al fine di adattare la risposta alla diffusione del virus e all’impatto nella fase di transizione; 3) Il rispetto e la solidarietà tra gli Stati membri rimane essenziale.

Oggi più che mai, alla vigilia della riunione dei Capi di stato e governo del prossimo 23 aprile, dobbiamo cominciare a pensare che da questa crisi, da soli, non ne usciamo. Insieme e coordinati, potremmo essere decisivi!

Patrizia Toia