CORONAVIRUS: PUNIRE DURAMENTE CHI VIOLA LE REGOLE

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CHE IN CASO DI EMERGENZA SANITARIA DEVONO ESSERE OVVIAMENTE OMOGENEE ALMENO A LIVELLO NAZIONALE; NON PAGHINO TUTTI PER L’IRRESPONSABILITÀ DI POCHI.

Houston abbiamo un problema. Non bastasse il Coronavirus, a metterci del loro sono Governo, Governatori e Sindaci. Avete notato? Ognuno va per conto suo: e così il Premier Conte permette l’attività fisica, per quanto circoscritta a un’area vicina a casa, mentre tanti Sindaci vietano tutto. Idem sui supermercati: il Governo li tiene aperti sempre (probabilmente per evitare code e assembramenti ancora maggiori, come sostengono un po’ tutti, dalla Meloni a Renzi passando per l’assessore lombardo di Forza Italia Gallera), mentre Zaia in Veneto li chiude alla domenica. Non c’è chiarezza nemmeno su dove devono fare i loro bisogni i poveri (e incolpevoli) cani: chi dice sui 200 metri da casa (Zaia), chi 400 metri (Sboarina): e siamo sempre in Veneto… Non si capisce più nulla. Sta succedendo come in Germania, che in questa vicenda non è un esempio, dove ogni Land va in ordine sparso, ognuno adotta regole a capocchia, mentre l’emergenza sanitaria pretenderebbe regole uguali ovunque e per tutti.

Critico Conte per molte cose, e chi mi segue lo sa, da uomo di centrodestra ritengo meno di un pannicello caldo le sue misure economiche per fronteggiare la crisi, dove servono centinaia di miliardi subito per evitare il crollo della nostra economia e con essa di tutto il sistema, ivi compresa la sanità. Ma se un runner solitario rispetta le distanze e evita gli assembramenti non fa del male a nessuno, il virus si trasmette tra persone troppo vicine che se lo passano, quindi fa bene Conte a concedere l’attività motoria dei singoli, che tra l’altro rinforza le difese immunitarie contro infiammazioni e malattie respiratorie. Piuttosto va punito severamente e individualmente chi non rispetta le regole, come da cultura giuridica e liberale, non è giusto punire tutti i cittadini per i comportamenti irresponsabili di pochi. In Qatar per esempio come deterrente pubblicano addirittura sui giornali i nomi dei trasgressori.

Ma il punto vero è dire stop alla discrepanza e alle contraddizioni tra le azioni dello Stato e quelle di Regioni e Comuni. Come scrive oggi sul Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini, è necessaria una linea unica e in un’emergenza tale deve essere quella dello Stato. Quindi Conte non si limiti a decretare e a dare le linee guida, ma le faccia rispettare da enti locali e cittadini. Altrimenti è il caos nel caos.