Coronavirus: Viareggio chiude le spiagge

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Restano blindati per il weekend il litorale e le pinete di Viareggio mentre il capoluogo toscano non aprirà per adesso gli orti sociali, frequentati soprattutto da anziani

Viareggio tiene ancora chiuse le sue spiagge mentre Firenze non aprirà i suoi orti sociali per contenere il Coronavirus.
Il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro ieri ha rinnovato anche per questo fine settimana l’ordinanza con la quale vieta l’accesso a molti degli spazi pubblici cittadini, dalle spiagge al Belvedere di Torre del Lago. Previsto, tra l’altro, il divieto di accesso all’arenile del Comune di Viareggio per tutta la sua estensione, alla Terrazza della Repubblica, viale Marconi, viale Margherita, Lungo Molo Del Greco, l’area antistante il porto turistico, il viale Europa in Darsena e sulla Marina di Torre del Lago. Divieto di accesso anche nelle pinete, sia di Ponente che di Levante. Divieto di accesso ai pedoni, ai ciclisti e a tutti i veicoli al Viale dei Tigli, nel tratto compreso tra via Virgilio e viale Kennedy a Torre del Lago. Divieto di accesso anche al Belvedere Puccini di Torre del Lago.

A Firenze invece rimangono chiusi gli orti sociali. Lo ha deciso ieri il sindaco Dario Nardella, dopo un confronto con i presidenti dei Quartieri – che si erano detti scettici sull’apertura, dopo l’ordinanza del presidente della Regione, Enrico Rossi – e con gli assessori Andrea Vannucci, Cecilia Del Re e Alessandro Martini. Nardella, si fa sapere da Palazzo Vecchio, “ritiene opportuno” che rimanga vigente “l’ordinanza comunale di chiusura degli orti sociali del Comune di Firenze. Questo è motivato anzitutto dalla necessità di tutela della salute degli assegnatari stessi, prevalentemente anziani, e in secondo luogo dalla pressoché impossibilità a realizzare una apertura che garantisca il corretto e necessario distanziamento sociale, il contingentamento degli ingressi e la sanificazione degli spazi comuni”.

L’eventuale riapertura si rimanda quindi a “dopo il 3 maggio” dopo l’eventuale entrata in vigore della fase 2 dove sarà possibile valutare “anche altre riaperture graduali e in sicurezza, oltre agli orti sociali anche quelle delle aree verdi e aree ludiche”. Nardella era stato sollecitato ad intervenire proprio dai presidenti dei Quartieri che in una lettera avevano sottolineato come l’apertura degli orti sociali rischiasse di mettere “a repentaglio l’incolumità e la salute di un numero cospicuo di anziani, che sono i soggetti più fragili e spesso anche i meno attenti, oltre quella dei loro familiari”.