Covid-19, Trump si paragona a Winston Churchill: “Quando bombardavano Londra parlava con calma”

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Il presidente ha risposto alle accuse lanciate nei suoi confronti riguardo la minimizzazione della minaccia rappresentata dal Covid-19.

Nel corso di un comizio elettorale tenutosi ieri in Michigan, il presidente Donald Trump ha risposto a tutti coloro che gli chiedevano perché avesse “mentito” al popolo americano, minimizzando l’impatto potenziale dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 sul Paese.

L’attuale inquilino della Casa Bianca, come riferisce il Washington Post, ha cercato di rispondere alle critiche mosse nei suoi confronti paragonandosi a Winston Churchill, il primo ministro britannico ai tempi della Seconda Guerra Mondiale:

“Dobbiamo restare calmi. Non vogliamo diventare dei pazzi lunatici. Quando Hitler bombardava Londra, Churchill, un grande leader, spesso saliva su un tetto della città e parlava. E lo faceva sempre con calma”, ha detto Trump di fronte ai propri sostenitori

Nei mesi e nelle settimane scorse il presidente americano è finito nell’occhio del ciclone per l’accusa di aver volontariamente minimizzato la pericolosità del nuovo coronavirus cinese al fine di evitare il panico, definendo “ridicole” alcune misure preventive come l’utilizzo della mascherina.

A destare scalpore, in particolar modo, è stata la pubblicazione dell’audio in un’intervista tra il giornalista del Washington Post Bob Woodward e lo stesso Donald Trump, dalla quale traspare che il tycoon sarebbe stato a conoscenza delle esatte modalità di trasmissione del virus e della sua potenziale pericolosità sin dai primi mesi di febbraio.

Ad oggi gli Stati Uniti d’America risultano essere il paese più colpito dal SARS CoV-2, con oltre 6,5 milioni di casi totali e oltre 192 mila morti legati a complicazioni dovute all’infezione.