Si tratta del primo esperimento di questo tipo portato avanti in tutta l’America Latina. L’orangutango e i nove felini prescelti del parco zoologico – selezionati proprio perché considerate specie alto rischio di contrarre il coronavirus – hanno già ricevuto la seconda dose del vaccino.
La prima era stata somministrata loro lo scorso 13 dicembre. Il siero, non ancora in commercio, è un farmaco sviluppato apposta per gli animali e loro sono una tigre del Bengala di tre anni di nome Charly, un orangutango di 26 anni di nome Sandai, insieme a tre leoni, altre due tigri e tre puma.