Includere dunque il nucleare, e persino il gas, fra le attività sostenibili dal punto di vista ambientale nelle nuove regole sulla tassonomia è un abbaglio clamoroso, un errore madornale dell’Unione europea che giocoforza non potrà che rallentare gli investimenti nella produzione di energia solare, eolica e idroelettrica.
Sbaglia dunque la Commissione europea a dare per scontato il sì del Parlamento europeo a questo provvedimento visto che, in più occasioni durante questa legislatura, l’unico organo eletto democraticamente dai cittadini europei ha mostrato ambizione e autonomia rispetto alle decisioni del Consiglio, spesso più influenzate dalle lobby e da interessi particolari.
Il Parlamento europeo con la maggioranza assoluta dell’Assemblea può bocciare l’Atto delegato della Commissione e chiederne una nuova versione.
Noi riteniamo che bisogna fare tesoro delle critiche non troppo velate arrivate dai governi di Germania, Spagna, Austria e Lussemburgo alla bozza della Commissione. Senza una massiccia iniezione di denaro pubblico sarà impossibile costruire nuove centrali nucleari o ristrutturare quelle esistenti, mentre quelle rinnovabili sono molto più economiche e sostenibili. Non sprechiamo i soldi dei cittadini europei, gli investimenti della Tassonomia verde devono andare solo per fonti davvero rinnovabili”, così in una nota Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo