Da Enrico Mattei a Mario Draghi

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Ossia, da un umile e grande servitore del popolo italiano, che ha resto grande l’Italia, a un uomo dell’establishment internazionale che rischia di fare l’ennesimo regalo ai grandi capitali stranieri a danno dei nostri interessi nazionali strategici

Se da una parte Mattei cercò di rendere l’Italia indipendente energeticamente, con l’ultimo Ddl Concorrenza questo Governo rischia di regalare agli stranieri un asset energetico strategico come le concessioni idroelettriche. Una norma prevede infatti che – UNICI IN EUROPA – le procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua per ricavare energia idroelettrica siano messe a gara. Una follia che rischia di favorire scalate straniere di asset nazionali strategici.
Non è necessario spiegare perché tutto ciò che ruota attorno all’energia abbia valore strategico per qualsiasi Paese. L’idroelettrico genera energia da riserve italiane che contribuisce ad allentare la dipendenza dalle importazioni per il soddisfacimento del fabbisogno nazionale. Si tratta inoltre di una fonte di energia rinnovabile, quindi fondamentale nel percorso di transizione ecologica.
Il Governo si fermi prima di combinare un danno incalcolabile. Persino esponenti del PD (ripeto, del PD!) hanno manifestato le proprie preoccupazioni. Il Parlamento tutto alzi la voce per impedire che si danneggi l’interesse nazionale.

Raphael Raduzzi