David Ewen racconta George Gershwin, La vita e le sue opere

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“Quando sto bene, la musica gocciola dalle mie dita” – George Gershwin

David Ewen racconta con prosa romanzesca la parabola di un grandissimo compositore, simbolo della modernità e che ebbe un’influenza enorme sulla musica globale. Nato in una famiglia di migranti russi ebrei, George Gershwin crebbe nelle strade dei quartieri popolari di Brooklyn o del Lower East Side di Manhattan. Non dubitò mai un secondo che la sua strada fosse collegata alla musica, per la quale ebbe un’assidua venerazione.

Complice lo sviluppo delle case editrici musicali nella Tin Pan Alley, non fu difficoltoso per il ragazzino entrare nel mondo della composizione e già a sedici anni inorgoglì il padre con il guadagno della prima canzone venduta.

La passione per il jazz lo fece presto emancipare dalle smielate melodie modaiole, ma un conto era scrivere canzoni, un altro comporre una partitura jazz per un’intera orchestra. Per fortuna Gershwin, ancora giovanissimo, trovò lo stimolo adatto, ovvero l’insistente direttore d’orchestra Paul Whiteman. Professionista affermato e dallo sguardo innovatore fu Whiteman che spinse Gershwin a comporre una partitura in cui la struttura musicale afroamericana del jazz avrebbe potuto assurgere allo stato di vera arte.

Su un treno per Boston, il nostro intuì quasi tutta la “Rhapsody in Blue”. non appena ricevuto lo spartito Whiteman ne capì la portata. Passata rapidamente dalle mani di Ferde Grofé per l’orchestrazione, era già pronta per il debutto.

Era un nevoso febbraio del 1924 (cento anni fa) quando, davanti a personaggi del calibro di Rachmaninoff, Godowsky, Mengel­berg, Stravinsky, John Philip Sousa e molti altri, la “Rhapsody in Blue” vide la sua prima esecuzione.

Fu un trionfo e il brano ebbe ripercussioni su tutta la musica e “mise sulla carta” gli Stati Uniti per quel che riguardava la musica sinfonica. Arrivò poi il momento della nuova sfida e quindi di Porgy And Bess (la prima opera di Gershwin) della quale impossibile non ricordare la canzone “Summertime”.

Come innovatore George Gershwin non mancò di trovare detrattori, eppure toccò le vette della notorietà e dell’apprezzamento mondiali. Hollywood e la musica per il cinema assorbirono l’ultima parte della sua vita e della sua carriera, ma il compositore rimase sempre la colonna sonora della Grande Mela che crebbe e cambiò con lui.

David Ewen (1907-1985) di origini austriache, emigrò negli Stati Uniti con la sua famiglia da bambino. Il suo primo libro fu una biografia di Franz Schubert, pubblicato nel 1931, a cui seguirono: Music for the Millions, Encyclopedia of the Opera, Complete Book of the American Musical Theatre, Musical Vienna (scritto con suo fratello Frederic) e il celebre American Composers: a Biographic Dictionary.

È stato inoltre autore di numerose biografie di famosi musicisti tra cui Serge Koussevitsky, Leonard Bernstein, Irving Berlin e Cole Porter e fondatore della Allen, Towne and Heath, una prestigiosa casa editrice di libri di argomento musicale.