La ferale notizia di nuovi dazi americani sulle importazioni dall’Ue che colpiranno specialmente i prodotti italiani è giunta dopo giorni e giorni di dichiarazioni e rassicurazioni sui rapporti tra Italia e Usa con cui Di Maio ci ha inondato direttamente da New York. Una misura che rischia di pregiudicare fortemente le esportazioni di alcune nostre eccellenze e, di conseguenza, la nostra economia. Si tratta dell’ennesimo insuccesso di un governo che continua a compromettere gravemente il nostro Pil.
Se il governo pensava di poter fare affidamento sui tweet di Trump a sostegno di Conte o sui rapporti, per i quali il Copasir ha chiesto chiarimenti, tra le intelligence dei rispettivi paesi, adesso sarà costretto a ricredersi.
È la dimostrazione lapalissiana di come l’autorevolezza a livello internazionale, da cui consegue anche la capacità di contrattazione tra i leader dei vari Stati, non si ottiene con qualche incontro bilaterale e di quanto capacità, merito e competenza siano indispensabili per occupare una casella ministeriale fondamentale come quella della Farnesina che non può certo ridursi a mero quartier generale della delegazione grillina al governo.
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