Ddl Zan, decreti e mille emendamenti rimandano la legge a settembre

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Il rinvio a settembre del ddl Zan è nei fatti

Schiacciata dai circa mille emendamenti, 672 solo dalla Lega, arrivati oggi al termine fissato per mezzogiorno, e superata dai decreti da convertire prima della pausa estiva, la legge che punisce l’omotransfobia, a meno di colpi di scena, sparirà dai radar dell’aula del Senato per diverse settimane.

Dalle 16,30 alle 20 è proseguita la discussione generale sul testo. Restano ancora tre ore a disposizione e diversi iscritti che probabilmente prenderanno la parola soltanto a settembre. La conferenza dei capigruppo di questo pomeriggio ha stabilito infatti il calendario da domani al 30 luglio e della legge Zan non c’è traccia: c’è il decreto sostegni bis, poi la prossima settimana il decreto Recovery (il provvedimento che unisce governance Pnrr e semplificazioni) e il decreto rafforzamento della Pubblica amministrazione. C’è la prima settimana di agosto ancora da organizzare certo ma con ogni probabilità sarà dedicata al decreto cybersicurezza e al Grandi Navi. Insomma la battaglia è rinviata a dopo la pausa estiva.