DICIAMO LA VERITÀ SULL’INPS E SU PASQUALE TRIDICO!

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È impressionante la campagna di menzogne scatenata contro una persona specchiata come il Professor Pasquale Tridico. Un uomo la cui unica colpa è stata quella di essersi messo a disposizione della collettività accettando uno stipendio iniziale totalmente sottostimato nel ruolo di Presidente del più grande e importante ente pubblico d’Italia. Quello stipendio già al momento della stipula avrebbe dovuto inevitabilmente essere adeguato a standard minimi per l’incarico ricoperto.
Non è affatto stato Tridico ad “autoaumentarsi” lo stipendio, come spacciatori di menzogne hanno raccontato. È una scelta assolutamente sensata: Tridico guadagnerà poco più di 5000 euro al mese, molto meno di tanti che ricoprono ruoli con responsabilità infinitamente minori. Questa decisione era stata presa dal gorverno gialloverde, un atto dovuto dal momento che il Presidente dell’Inps percepiva uno stipendio inferiore a quello di un capo ufficio comunale e di moltissimi dipendenti dello stesso istituto, con posizioni gerarchicamente inferiori.

Spero che tutti si rendano conto della malafede alla base di questa polemica montata ad arte.

È incredibile ad esempio che proprio Salvini, che oggi becca 15 mila euro al mese per disertare le aule parlamentari (volete sapere quante assenze faceva quando era parlamentare europeo come me? Stendiamo un velo pietoso…) attacchi un professore a capo di una struttura che gestisce 300 miliardi di euro e che guadagnava poco più di 2500 euro al mese.

Ma voglio informarvi anche su quanto guadagnavano i suoi predecessori.
Il signor Mastrapasqua, all’epoca del Governo Berlusconi, in considerazione degli incarichi multipli ricoperti si portava a casa la bellezza di 1.200.000 euro di soldi pubblici all’anno, cioè CENTOMILA EURO AL MESE! Dov’era allora Calenda che strepita oggi contro Tridico? Dormiva?

Per non parlare poi di certi personaggi Rai, come Bruno Vespa, la cui retribuzione supera il milione di euro all’anno, il che desta stupore, considerando che il canone RAI è pagato con soldi dei cittadini, che dovrebbero essere utilizzati per fare buona informazione, e non per arricchire amici degli amici.

Esprimo tutta la mia solidarietà a Pasquale Tridico, un professionista competente e preparato, chiamato a dirigere un ente tra i più complessi d’Europa.

Esprimo allo stesso tempo sgomento e stupore per la capacità che i media italiani hanno di manipolare la realtà in maniera così squallida, come del resto le uscite vergognose di De Benedetti e compagni confermano in pieno.

Vi fanno gola i soldi del Recovery Fund, vero? Ecco, mettetevi l’anima in pace: li gestirà il governo Conte in piena trasparenza, evitando mangiatoie e porcherie. Noi non molliamo, mettetevelo in testa.

Dino Giarrusso