Dl Sicurezza, Pollastrini (Pd): “Priorità diritto alla vita e diritti umani”

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“Con questo decreto affrontiamo una materia difficile, alta, complicata, quella del rispetto della dignità delle donne e degli uomini. Tema di cui la democrazia deve farsi carico, ricercando il punto di equilibrio nella gerarchia dei diritti e dei doveri. Parliamo del diritto a vivere. Su questo i campi politici si sono sempre divisi. Da un lato, c’è chi pensa ad alzare muri con il Messico; dall’altro, chi opera puntando alla convivenza, provando a fissare il limite per un ordine condiviso. Questo decreto nasce sì dalle osservazioni della Corte Costituzionale e del Capo dello Stato, ma anche e soprattutto da principi di merito. Da qui i nostri emendamenti anche migliorativi del testo del governo. Porto rispetto per le posizioni dell’opposizione, ma rivendico l’obbligo della politica di dare priorità al diritto alla vita e al rispetto dei diritti umani. È un messaggio di respiro culturale e simbolico. Un uomo in mare, una donna in mare, deve trovare sempre qualcuno pronto ad ascoltarlo”.

Così la deputata dem, Barbara Pollastrini, intervenendo in Aula nella discussione generale sul decreto Sicurezza che modifica le norme dei precedenti decreti Salvini.

“Trasformando le Ong nelle colpevoli delle tragedie – ha aggiunto la parlamentare Pd – si capovolge il senso delle cose. Ecco perché le Ong che rispettano gli obblighi internazionali non possono essere fermate. Con questo decreto vietiamo i respingimenti verso gli Stati che violano i diritti umani o dove le condizioni ambientali e climatiche non permettono la sussistenza; offriamo protezione speciale ai soggetti più deboli; riduciamo i tempi per la cittadinanza; togliamo il tetto agli ingressi; diamo un percorso di inserimento ai minori soli. Certo, la cornice è ancora incompleta. Si dovrà affrontare il tema Dublino, Ius Culturae, Bossi-Fini, corridoi umanitari, regolarizzazione badanti e lavoratori sfruttati nelle campagne. Ma, proprio in questi tempi così difficili, ci sforziamo di ritrovare le ragioni della vicinanza e della solidarietà. Salvini – ha concluso Barbara Pollastrini – non riuscirà ad affossare questo decreto. La sua dichiarazione di guerra verrà respinta al mittente”.