Dobbiamo fare presto

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Dobbiamo far arrivare i “buoni spesa” a tutti coloro che ne hanno bisogno e nel minor tempo possibile.

Per questo con fondi del Comune abbiamo deciso di anticipare i 15 milioni del Governo: così andiamo concretamente incontro a chi da subito ha necessità di aiuto.

È una corsa contro il tempo. Le immagini delle buste con la spesa lasciate sulle panchine da alcuni cittadini per aiutare anonimamente chi ha bisogno sono un esempio per tutti noi. Anche per le amministrazioni.

Voglio raccontarvi come ci siamo organizzati. Pochi giorni dopo l’annuncio dello stanziamento statale abbiamo invitato a presentare le domande dei “buoni spesa” di Roma Capitale.

Nei primi due giorni sono arrivate circa 20mila domande: le richieste vengono raccolte principalmente attraverso una email in modo da accelerare i tempi. Ma per chi non ha il pc o una mail, abbiamo attivato un accordo con circa 100 edicole presenti in tutta la città per distribuire i moduli e successivamente raccoglierli grazie all’aiuto degli uomini e delle donne della Protezione Civile di Roma Capitale.

Abbiamo, quindi, avviato la creazione di un database, un elenco con tutte le richieste, presso i municipi: questi ultimi validano le richieste e le inviano al Dipartimento Politiche Sociale del Comune che assegna ad ogni richiesta l’importo in base ai criteri stabiliti precedentemente: 300, 400 o 500 euro.

Abbiamo coinvolto anche il Terzo Settore di volontariato, le associazioni di volontariato tra le quali Caritas e Comunità di Sant’Egidio in modo da aiutare tutti nella compilazione e raccolta dei moduli. A questo punto arriva la parte più complessa: la distribuzione.

Abbiamo attivato una app, un programma informatico, che consente di utilizzare il cellulare per fare la spesa e utilizzare il contributo dei “buoni spesa” presso i negozi e supermercati convenzionati.

Abbiamo scelto questo sistema perché i cellulari sono ormai molto diffusi e, soprattutto, perché si riducono i tempi per l’assegnazione dei “buoni spesa”. Questo sistema, infatti, permette di far arrivare più rapidamente il “buono spesa” alle persone che lo hanno richiesto. Allo stesso tempo, ovviamente, abbiamo pensato anche a chi non vuole, non può o non sa usare il cellulare, o semplicemente preferisce avere i buoni cartacei: le donne e gli uomini della nostra Polizia Capitolina si attiveranno per la consegna a domicilio.

Infine, grazie al contributo delle associazioni di volontariato, distribuiremo pacchi con i viveri alimentari direttamente a tutti coloro che ne hanno bisogno. Nessuno deve rimanere indietro.

Virginia Raggi