“Dopo di me il diluvio”. È l’unico obbiettivo di Renzi

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Ogni sua azione dimostra che vuole completare la distruzione dell’Italia, creando il caos politico, disarticolando i partiti e generando la confusione che gli serve per contare

Quei 40 deputati che gli danno la forza per contare, alla fine sono come lui: personaggi in cerca d’autore. Qualunque autore possa loro garantire un ruolo di comparsa retribuito. Lui è una iena ferita: ride, si dimena, azzanna rabbiosamente tutto quanto gli sta a tiro. Per non morire. È pericoloso, perché in questo stato disperato è disposto a tutto per garantirsi la sopravvivenza. Anche a votare Berlusconi alla PdR.

Perché è palesemente spregiudicato, privo di ogni etica, arrogante al punto di generare un fastidio incontenibile. Le sue marionette gli reggono il moccolo, le lobbies di riferimento lo finanziano perché la sua disonestà intellettuale garantisce loro utili considerevoli, a partire dai Benetton che hanno trovato in lui un freno alle ritorsioni governative di Conte per i fatti del ponte Morandi e dei 43 morti, che per Renzi hanno la stessa valenza di sagome cadute, non di esseri umani morti per l’avidità dei Benetton.

È al soldo di criminali come Bin Salman, come potrebbe esserlo del dittatore della Corea del Nord. È un pericolo per la democrazia e le Istituzioni italiane. Un regalo fatto all’Italia da Napolitano e dalla stampa italiana. E dal PD, costantemente alla ricerca di una identità perduta, una volta carica di socialismo. E ora colma di un neoliberismo sfacciato, più vicino alle destre che al socialismo di memoria berlingueriana. Come finirà in Italia, imbastardita da questi personaggi senza etica e morale, non lo so.

Fintanto che i cittadini si lasceranno manipolare da questa stampa indegna di essere definita giornalismo, saremo sempre in pericolo.

Tra le destre e Renzi, uomo senza ideali, ci sono I numeri per distruggere il nuovo Risorgimento che il M5S stava portando avanti. Ha ragione Conte: ci vuole ancora tempo per dare agli italiani la possibilità di frenare la restaurazione. Anche a costo di apparire come complici del governo Draghi. Almeno fino al nuovo PdR.

Angelo Rinascente Maragliano