È arrivato il cambio di passo del “Governo dei migliori”

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Ne ricaviamo un DPCM che, essendo firmato da Draghi anziché da Conte, non è più lesivo della Costituzione. Sapete, il restyling di cui è stato oggetto il primo DPCM del “governo dei migliori” con spacchettamento di un articolo e l’inversione di qualche capoverso, è una rivoluzione dell’ipocrisia.
Ne guadagniamo la scomparsa dai talk degli illustri e indignati professori alla Sabino Cassese scagliati contro la difesa delle libertà nell’era contiana e imbarchiamo una conferenza stampa con una Gelmini imbarazzata e imbarazzante mentre tenta di giustificare la continuità delle procedure e delle scelte.
Stride, nel frattempo, il silenzio di Salvini sui sostegni. Si è addomesticato ben bene pur di vantare qualche poltrona.
Io no, e continuo a chiedere in tutte le sedi che questo “governo dei migliori” faccia in fretta a far giungere ai cittadini in difficoltà quei 32 miliardi che la sete di potere ha bloccato.