Ecco come il Governo ha recepito la direttiva europea sulle plastiche monouso

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Nel corso dell’ultimo Cdm, il Governo ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea sulle plastiche monouso (Sup)

Che entrerà in vigore a 45 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale – confermando l’impostazione avviata già nel corso di quest’estate:.

Il recepimento italiano ammette infatti sia l’uso di prodotti con rivestimenti in plastica inferiori al 10% del peso (ad esempio piatti monouso in carta plastificata), sia quello di articoli monouso biodegradabili e compostabili realizzati con bioplastiche a partire da materie prime rinnovabile per almeno il 40% (a salire col 60% nel 2024).

Come aggiunge sul Sole 24 Ore la giurista ambientale Paola Ficco, sono inoltre «esclusi i prodotti di plastica monouso realizzati in polimeri naturali non modificati chimicamente o immessi sul mercato per essere riutilizzati». Per capire quali categorie di prodotti saranno interessati direttamente dal decreto occorre invece osservare la norma nel dettaglio: «Per ridurre il consumo dei prodotti di cui all’allegato A (ad esempio, bicchieri), sono previsti accordi di programma (articolo 4). Il divieto di immissione sul mercato (articolo 5) riguarda i prodotti di plastica monouso elencati nella parte B dell’allegato e dei prodotti di plastica oxo-degradabile (ad esempio, bastoncini cotonati e piatti)».

«Il decreto di attuazione della direttiva sulla plastica monouso, nel testo approvato definitivamente dall’ultimo Consiglio dei ministri, rappresenta un punto di equilibrio importante tra tutela ambientale e sostegno alle filiere strategiche per lo sviluppo dell’economia circolare – commentano i direttori della Federazione carta e grafica e del Consorzio Comieco, rispettivamente Massimo Medugno e Carlo Montalbetti – In quest’ambito evidenziamo la confermata esclusione dal campo di applicazione della direttiva dei rivestimenti in plastica aventi un peso inferiore al 10% rispetto al peso totale del prodotto, che non costituiscono componente strutturale principale dei prodotti finiti: i rivestimenti plastici svolgono certamente una funzione nel contribuire all’idoneità tecnologica dei prodotti, ma non incidono sul sistema dell’economia circolare della filiera della carta»