Emergenza rifiuti. Casili (M5S): Emiliano va avanti a proroghe

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Emergenza rifiuti. Casili (M5S): “Emiliano va avanti a proroghe, ma è necessario un cambiamento strutturale”

“L’estate in Puglia: sole, mare e … emergenza rifiuti. Emiliano va avanti a proroghe per il conferimento temporaneo, cercando di scongiurare una crisi per cui non s’intravede via d’uscita. Anzi, siamo a fine legislatura ed è remota la possibilità di fare ordine sulla gestione regionale del ciclo dei rifiuti”. Lo dichiara il consigliere del M5S Cristian Casili, spiegando come gli impianti esistenti siano al collasso. L’ultimo, in ordine di tempo, è il sito di trasferenza di Galatone, che ha raggiunto il limite annuale e che è necessario alla gestione dell’organico delle Aro Lecce 6 (per un bacino di circa 90mila abitanti) e Aro Lecce 11 (per circa 55mila abitanti).

“Questi numeri di utenza hanno bisogno di una risposta strutturale, non di toppe come ha fatto fino ad adesso il governatore. Siamo lontani dai suoi annunci circa la chiusura del ciclo dei rifiuti – prosegue Casili – la dura realtà sono ancora le discariche e gli ulteriori aggravi di costi perché, a causa della mancanza di impianti, siamo costretti a spedire i nostri rifiuti in Calabria e in giro per l’Italia. Basti pensare che la giunta regionale ha approvato un contributo straordinario di 3 milioni di euro, destinato ai Comuni per i maggiori oneri sostenuti nel conferimento e trattamento della Forsu in impianti di compostaggio, anche fuori regione. Uno spreco inaudito, frutto di una cronica disorganizzazione. Ovviamente, a queste condizioni, la Tari sta aumentando quasi ovunque in Puglia, in alcuni comuni del 20%, in qualche caso è perfino raddoppiata, rendendo vani i passi avanti fatti dai cittadini per una corretta differenziata. Il responsabile di questo è Michele Emiliano, che ha messo in difficoltà i Sindaci dei Comuni pugliesi. Questi ultimi infatti, quando non risparmiano su altre voci di costo del servizio rifiuti, sono costretti a chiedere ai cittadini di pagare di tasca propria per l’incapacità nella programmazione dei rifiuti della politica regionale. Emiliano non ha ancora compreso come la Puglia su questa questione si giochi la sua immagine e la sua reputazione”.