Il nostro Paese è alle prese con crisi di vario genere: da quella economica che l’inflazione sta alimentando, a quella politica che il premier Draghi sta governando in qualche modo, ma che con l’avvicinarsi delle elezioni politiche dovrebbe scatenare a breve, a quella pandemica non ancora sconfitta e che in autunno si dovrebbe ripresentare, anche per l’incapacità di un ministro e di un sistema sanitario ormai ridotto ai minimi termini, con i finanziamenti del Pnrr non ancora arrivati e che forse non arriveranno
E con tutti questi problemi abbiamo anche quello di una quinta colonna nella politica e nella società pronta a favorire la cosiddetta via della seta:aiutare la Cina nell’acquisizionedi asset strategici del nostro Paese a costi di saldo.
Alla faccia della “golden power”: Conte e soci sono la quinta colonna, utili idioti di una strategia che la dittatura cinese ha già attuato in Africa, sta attuando nei paesi arabi e, col permesso dell’Occidente, si sta accaparrando asset strategici e logistici in tutto il mondo.
Il vero avversario con cui dovremo confrontarci nei prossimi anni è proprio il Dragone pronto ad una politica ed economia aggressiva e prepotente.
Come Unione Cattolica chiediamo al governo Draghi di tenere sotto controllo l’aggressione cinese nei settori strategici della nostra economia e di controllare ministri e partiti del suo governo che fungono da quinta colonna della strategia cinese in Italia.
ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA
