Evitiamo che i sindaci di Firenze, Prato e Pistoia facciano finta di nulla!

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Licenziamento in Publiacqua per un commento sui social, l’Amministrazione risponda positivamente all’invito per un incontro❗️

🚰 Prima della metà di agosto abbiamo depositato un’interrogazione relativa al licenziamento della lavoratrice di Publiacqua a cui si è scelto di togliere il lavoro per via di un commento su Facebook, nato a seguito della rabbia provata per un incidente sul lavoro di alcuni colleghi ricoverati per intossicazione. Stiamo seguendo questa battaglia dal primo momento. In Consiglio Comunale e in Commissione Controllo avevamo ascoltato parziali rassicurazioni da parte dell’Assessore Gianassi e del Presidente Perra, in merito alla volontà di trovare una soluzione diversa alla condizione di licenziamento (un dramma sociale a cui non si può ricorrere con leggerezza). Purtroppo i rapporti con le parti sindacali non sono migliorati e abbiamo presentato un’interrogazione (di cui siamo in attesa di risposta) non appena Usb Publiacqua Firenze si è mossa per dichiarare uno sciopero per inizio settembre. Adesso è arrivata anche una richiesta di incontro della stessa organizzazione ai sindaci di Firenze, Pistoia e Prato, che sono Soci di Parte Pubblica di Publiacqua. Ci sono oltre mille firme già raccolte su un appello promosso anche da Padre Alex Zanotelli. Inoltre il crollo di Lungarno Torrigiani e la multa di due milioni di euro conseguente alla scelta illegittima di chiudere l’acqua ai morosi ci ricordano come Publiacqua abbia problemi ben più gravi di un commento su Facebook. Per questo rinnoviamo il nostro invito all’Amministrazione (ricordiamo, teoricamente di ‘centrosinistra’) per intervenire su questa vicenda, accogliendo la richiesta di incontro dell’USB.

✍️ Antonella Bundu, Dmitrij Palagi