FACCIAMO CHIAREZZA SULLA NORMA RIDERS

0
55

Divieto di cottimo, paga minima oraria collegata ai contratti collettivi nazionali di lavoro, salute e sicurezza, tutele previdenziali, divieto di disconnessione arbitraria: sono questi i principali punti della norma riders contenuta nel Decreto Salva-Imprese convertito in legge il 31 ottobre scorso.

Una norma sulla quale, già prima di diventare Ministro, ho lavorato insieme ai miei collaboratori e che, nonostante le resistenze dei big del Food Delivery e le notizie false messe in giro per screditarla (la famosa “Lettera dei rider alla politica”…), ho portato avanti senza esitazioni una volta assunta la guida del mio Dicastero.
Si tratta di un epocale passo avanti per questi lavoratori che, laddove operino in via continuativa, avranno anche gli ulteriori diritti previsti per i subordinati (maternità, ferie, tutela in caso di licenziamento illegittimo, indennità di disoccupazione etc.). Questo perché per il M5S è impensabile che nel 2019 in Italia chi lavora non abbia le tutele minime di dignità.

Colpisce perciò il fatto che ci sia ancora qualcuno che oggi racconti la storia in modo diverso.

La norma riders ha come unico principio ispiratore il bene dei circa 30mila ciclofattorini che operano nel nostro Paese, sia in via continuativa sia in modo occasionale. La qualità del lavoro e la tutela dei lavoratori sono il centro delle politiche del mio Ministero. Non ci fermiamo!