FEDERALBERGHI, PER 88% NON È VERA VACANZA SE NON IN HOTEL

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MA CODACONS DENUNCIA: PESANTI RINCARI PER ALBERGHI E STRUTTURE RICETTIVE 

CAMERE COSTANO FINO AL +100% SE RIMBORSABILI IN CASO DI MANCATA PARTENZA 

COVID STRAVOLGE POLITICHE TARIFFARIE E INTRODUCE RINCARI PER CHI VA IN VACANZA

Il Covid ha modificato profondamente le politiche tariffarie di hotel e strutture ricettive, al punto che oggi quasi tutti gli alberghi, i b&b e le case-vacanza offrono la possibilità di ottenere il rimborso in caso di cancellazione del viaggio a ridosso della partenza, pagando però prezzi più cari fino al +100% rispetto alle sistemazioni senza possibilità di rimborso.

“Il Covid ha stravolto le politiche tariffarie di hotel, b&b e case-vacanza – spiega il presidente Carlo Rienzi – Oggi quasi tutte le strutture ricettive offrono ai propri clienti la possibilità di disdire le prenotazioni senza alcuna penale, riconoscendo il rimborso integrale agli utenti anche in caso di cancellazione a ridosso della data del soggiorno: una possibilità che si è resa indispensabile a causa dell’incertezza causata dal Covid e dei limiti agli spostamenti imposti in caso di contagio, ma che viene fatta pagare a caro prezzo agli utenti, con il costo di una camera che arriva a raddoppiare qualora l’ospite opti per la rimborsabilità della prenotazione”.

Una ricerca condotta dal Codacons ha evidenziato ad esempio come per un soggiorno di 7 notti a Roma nel periodo 9-16 agosto, in zona centrale e in camera doppia, si paghi da un minimo di 238 euro a settimana della zona Stazione Termini ai 5.765 euro di Piazza di Spagna. I 238 euro a settimana per una camera non rimborsabile diventano però 477 euro se si sceglie l’opzione che prevede il rimborso integrale in caso di cancellazione del pernottamento: un rincaro della tariffa del +100%!

Stessa cosa accade a Via Veneto, dove un albergo costa 531 euro a settimana se la camera non è rimborsabile, con il costo della stessa sistemazione che si impenna a 1.062 euro se si sceglie il rimborso: anche in questo caso l’aumento è del +100%.

Una politica tariffaria adottata dalle strutture ricettive di tutta Italia, e che introduce di fatto rincari a danno degli utenti che andranno questa estate in vacanza soggiornando un hotel, b&b e case-vacanza – conclude il Codacons.